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Manchester United, rivoluzione Amorim: ecco chi affronterà la Fiorentina all’Old Trafford

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Dal profilo Instagram del Manchester United

Dopo un’estate di mercato da 210 milioni e un’identità tattica rinnovata, sabato lo United testa i progressi contro la squadra di Pioli

Sabato alle 13.45, la Fiorentina scenderà in campo all’Old Trafford in un’amichevole di lusso che segna il clou del precampionato viola. Per i viola non sarà solo una semplice amichevole: di fronte ci sarà un Manchester completamente rinnovato, guidato da Rúben Amorim, arrivato a marzo tra molte aspettative… e non pochi ostacoli.

Amorim, arrivo a marzo e primi mesi difficili

Rúben Amorim è diventato allenatore del Manchester United il 26 marzo 2025, chiamato a sostituire Erik ten Hag dopo l’ennesima stagione discontinua. Il tecnico portoghese è stato scelto per le sue idee moderne, la sua capacità di costruire squadre verticali e intense, e per il lavoro fatto allo Sporting Lisbona. Ma i primi mesi sono stati complicati. Amorim ha ereditato una squadra stanca, fragile mentalmente e spaccata sul piano tattico. Il finale di stagione 2024/25 si è chiuso senza trofei e con un cammino in campionato sotto le aspettative, fuori dalle posizioni Champions. Il gioco ha faticato a decollare, molti giocatori sembravano fuori posto, e l’ambiente attorno alla squadra si è fatto pesante. Il club, però, ha confermato piena fiducia al tecnico, promettendogli una campagna acquisti decisa e costruita su misura.

Estate 2025: mercato forte, identità nuova

Lo United ha mantenuto le promesse. In questa finestra estiva è stato fatto un investimento massiccio per dare ad Amorim gli strumenti giusti. I primi rinforzi sono arrivati in fretta:

  • Matheus Cunha (Wolves) – £62,5 milioni
  • Bryan Mbeumo (Brentford) – £71 milioni con bonus
  • Diego León (Cerro Porteño) – giovane centrocampista da £6 milioni

E soprattutto, in queste ore si sta chiudendo l’acquisto di Benjamin Šeško, attaccante sloveno del RB Leipzig, per circa £73 milioni. A loro si aggiungono Manuel Ugarte, arrivato un anno fa ma solo ora protagonista, Patrick Dorgu, arrivato dal Lecce a gennaio, e una rosa sfoltita dagli addii di Evans (ritiro), Eriksen e Lindelöf (svincolo), oltre al prestito di Marcus Rashford al Barcellona. La spesa totale si avvicina ai £210 milioni, e non è finita qui: nei prossimi giorni potrebbe anche arrivare Carlos Baleba, per il quale però il Brighton chiede cifre astronomiche. Il messaggio è però chiaro: Amorim è il futuro del club, e ha carta bianca.

Precampionato: test intensi tra Europa e USA

L’estate dei Red Devils è stata piena di partite di preparazione, culminando proprio nella sfida contro la Fiorentina.

  • 🟨 19 luglio – Leeds 0-0 Man Utd (Svezia)
  • ✅ 26 luglio – Man Utd 2-1 West Ham (New Jersey)
  • ✅ 30 luglio – Man Utd 4-1 Bournemouth (Chicago)
  • 🟨 3 agosto – Man Utd 2-2 Everton (Atlanta)
  • 🔜 9 agosto – Man Utd vs Fiorentina (Old Trafford, ore 13:45 italiane)

In queste gare si è vista una squadra in costruzione, ma con idee chiare: pressing alto, transizioni rapide, fisicità a centrocampo e grande mobilità davanti.

Identità tattica: lo United gioca a tre (e corre forte)

L’altra grande novità è il modulo: Amorim ha definitivamente abbandonato la difesa a quattro, scegliendo il suo 3‑4‑2‑1 come struttura portante. È un sistema che pretende disciplina dietro, libertà davanti e tanta gamba sulle fasce. In difesa, Yoro si è preso la scena sul centro-destra con prestazioni mature ben oltre la sua età. Al centro, de Ligt sembra in vantaggio su Maguire, mentre sul centro-sinistra gioca Ayden Heaven, in attesa del pieno recupero di Lisandro Martínez. Sulle fasce, Amad Diallo e Dorgu sono diventati titolari designati: il primo è esploso nel nuovo ruolo di esterno a tutta fascia; il secondo ha fornito ciò che Amorim chiede a ogni esterno nel suo sistema: spinta, ampiezza, continuità.

Dietro Šeško (che per ovvi motivi temporali comunque contro la Fiorentina non ci sarà), ci saranno Cunha e Mbeumo: due giocatori in grado di attaccare, palleggiare e coprire. In tre, hanno messo insieme quasi 60 gol tra Bundesliga e Premier League lo scorso anno. La sensazione è che, per la prima volta da tempo, lo United abbia finalmente un attacco credibile.

La partita di sabato

La sfida contro la Fiorentina non è solo una passerella. All’Old Trafford si giocherà una partita vera, tra due squadre che vogliono misurarsi. Amorim vuole chiudere il precampionato con segnali forti, mentre Pioli proverà a leggere i punti deboli dello United con pressing, linee strette e cambi ritmo. Per i tifosi viola sarà anche l’occasione per capire quanto la squadra sia pronta ad affrontare l’Europa, mentre per gli appassionati neutrali sarà una vetrina su un Manchester United che ha finalmente deciso di cambiare davvero. Oltre che il tributo dell’Old Trafford a un grande ex come David De Gea, leggenda dei Red Devils nonché giocatore straniero con più presenze del club.

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