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Editoriali

Il mancato riscatto di Torreira, le parole di Commisso, Italiano non ancora blindato. Segnali non incoraggianti in vista della stagione del ritorno in Europa

Detto che il mercato deve ancora iniziare e che basta poco a far riaccendere l’entusiasmo, al momento i segnali sul futuro della Fiorentina non sono dei migliori

Niente da fare. Il countdown per esercitare il diritto di riscatto di Torreira è scaduto. Il giocatore tornerà dunque all’Arsenal, ma non è finita. Visto che è quasi impossibile che resti a Londra, la Fiorentina riproverà fin da oggi a trovare un accordo con club ed entourage del giocatore, affinché Lucas possa ritornare a Firenze. Il giocatore, peraltro, nella giornata di ieri aveva rilasciato un’intervista in cui affermava di voler restare alla Fiorentina. Non sembra un caso che questa intervista sia stata pubblicata proprio il 31 maggio, ultimo giorno per esercitarne il diritto di riscatto.

Ora però non sarà affatto facile. L’Arsenal da oggi può ascoltare le richieste di qualsiasi altro club sia interessato al regista uruguaiano, che certamente qualcuno avrà notato, dato che è stato protagonista di un’ottima stagione. Torreira ha infatti manifestato la volontà di tornare alla Fiorentina, ma non è da escludere che possa trovare una soluzione che lo soddisfi egualmente. Magari corteggiato da una squadra che gioca l’Europa League, o addirittura la Champions. Inoltre, bisognerebbe ricucire con il procuratore e garantire al ragazzo uno stipendio che egli ritenga congruo al suo valore, visto che con le sue prestazioni riteneva di essersi meritato di guadagnare in viola le cifre concordate la scorsa estate con la società gigliata.

Ecco perché la conclusione della prima parte della vicenda Torreira lascia tanto amaro in bocca, sportivamente parlando. Sotto quest’aspetto, la decisione della Fiorentina è molto discutibile, visto che il regista classe 1996 ha reso se possibile anche più delle aspettative – non dimentichiamoci che veniva da anni piuttosto complicati tra Arsenal e Atletico Madrid -. Certo, la società potrebbe pescare dal mazzo del mercato un regista anche migliore, ma non è affatto scontato che ciò accada. C’è sempre l’incognita del nuovo, quando in casa avevi già una garanzia.

Dal punto di vista economico, invece, si può solo prendere atto. I soldi non sono di chi scrive sul giornale, né dei tifosi. Appartengono a Commisso, che ci fa quello che vuole. Si può semmai riflettere sul segnale che dà una scelta del genere. Un segnale non certo positivo per il futuro, visto che la Fiorentina si appresta a giocare la prima competizione europea dell’era Commisso. Va da sé che, se si vuole onorare al meglio la Conference League e puntare a tornare in Europa anche il prossimo anno, serve un mercato importante. E il mancato riscatto di quello che probabilmente era il giocatore più importante in rosa non fa iniziare al meglio la campagna acquisti.

Se però la Fiorentina riuscirà a riportare indietro Torreira a cifre più contenute, non si potrà che fare un grosso applauso a proprietà e dirigenza. D’altra parte, va ricordato che il giocatore va in scadenza con l’Arsenal nel 2023 e che i viola hanno incassato il gradimento del giocatore sul rimanere a Firenze. Qui però si parla del presente. E ad oggi, come detto, la mossa è un grosso rischio.

Non è solo la vicenda Torreira a destare dubbi sul futuro, ma anche le ultime uscite di Commisso. Sia quella a febbraio per giustificare la cessione di Vlahovic, sia soprattutto quella di una settimana fa, per commentare la fine della stagione della Fiorentina. Episodi in cui il presidente ha mostrato neanche troppo velatamente una crescente amarezza, un disamoramento. Un netto passo indietro rispetto al vulcanico entusiasmo con il quale si era presentato.

Per raccontare i vari motivi questa disillusione servirebbe un articolo a parte. Qui accenniamo solo che Rocco si è sentito tradito sia dalle istituzioni e dalla burocrazia italiana, che gli hanno messo i bastoni fra le ruote per realizzare il nuovo stadio; sia dal sistema calcio con le sue storture difficili da riformare; sia dalla stampa e da una parte della piazza, vista la sua refrattarietà alle critiche che tuttavia nel mondo del calcio italiano sono inevitabili.

Non è dunque solo la questione Torreira a far raffreddare gli umori di una piazza che normalmente sarebbe esaltata per aver conquistato l’Europa dopo 6 anni di digiuno. Nella stagione di cui dovrebbe essere più orgoglioso, si percepisce invece un ulteriore calo di entusiasmo da parte di Commisso.

Sempre pronti a essere smentiti dai fatti, ovviamente. Perché il mercato è alle porte e fino alla cessione di Vlahovic di soldi nella Fiorentina Rocco ne ha messi assai (soprattutto con la sponsorizzazione), come ribadisce anche troppo spesso. Perché il presidente viene da una brutta esperienza sul piano della salute personale – che fortunatamente pare in via di risoluzione – e non sappiamo in quale misura possa aver debilitato anche il suo umore.

Il prossimo passaggio chiave sarà l’incontro con Italiano in programma tra una settimana, visto che l’allenatore non è ancora stato blindato. Altro segnale non proprio incoraggiante, dato che sia la società sia lo stesso tecnico non hanno ancora sciolto completamente le riserve sui propri percorsi futuri. Tutto però è ancora in ballo. Basta poco per mettere a tacere gli scricchiolii: la conferma di Italiano, un bel colpo di mercato assestato nei primi giorni e Firenze si riaccende. D’altra parte, alle porte c’è un’Europa da giocare.

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