Beppe lavora con Kouame e compagni, ma Pradè resta vigile sul polacco dell’Hertha Berlino. Se parte Chiesa si può fare
L’euforia per la vittoria all’esordio è durata poco, tutti in casa viola si sono proiettati verso i prossimi impegni: l’Inter per Iachini e la sua squadra, il mercato per Commisso e i dirigenti. Perché se i tre punti (meritati) hanno regalato alla Fiorentina una bella dose di autostima i numeri della sfida al Torino raccontano una difficoltà offensiva che i viola non si sono lasciati alle spalle. Così scrive il Corriere Fiorentino.
GOL SBAGLIATI. Così come nella scorsa stagione erano stati i pochi gol segnati uno dei punti deboli, anche nel primo atto del nuovo corso la sterilità sotto porta ha rischiato di rovinare i piani di Iachini. Nel report della Lega sulla gara contro i granata spiccano i 17 tiri complessivi della Fiorentina (più o meno la metà, 8, nello specchio della porta di cui 4 avvenuti dentro l’area di rigore) segno che i viola avrebbero potuto segnare prima e soprattutto ipotecare il successo con anticipo.
ATTACCO FATTO… O NO? Certo, la prova di Sirigu ha limitato la vena realizzativa in particolare di Kouame, ma il primo a sapere che sono state sprecate troppe occasioni era proprio Iachini che non ha mancato di rimarcare l’aspetto nel dopo gara. Un problema, quello dei gol, che la società si augura di risolvere partita dopo partita con la crescita degli attaccanti, da Kouame a Vlahovic passando per Cutrone, o almeno ufficiosamente è questa la linea della Fiorentina anche sul mercato degli attaccanti.
MERCATO. Prima il ds Pradè e poi lo stesso Commisso hanno più volte ripetuto come la squadra, e in particolare l’attacco, siano già allestiti rimandando solo a eventuali occasioni l’opportunità di un nuovo acquisto, ma intanto l’incertezza sul futuro di Chiesa tiene aperte diverse possibilità. Non è un segreto però che di fronte a una partenza dell’esterno Pradè e Barone sarebbero pronti a tornare sul mercato in cerca di sostituti e tra i nomi in ballo, oltre al vecchio pallino Rodrigo De Paul (26) o allo spagnolo del Watford Gerard Deulofeu (26) per i quali non è semplice trattare con Pozzo, c’è sempre quello di Krzysztof Piatek (25). Continua a essere il polacco dell’Herta Berlino il nome in cima alle preferenze (anche di Iachini) nel caso in cui arrivasse la giusta offerta per Chiesa, ed è per questo che al di là del lavoro in allenamento la manovra offensiva dei viola potrebbe cambiare.
Di
Redazione LaViola.it