L’analisi del momento dei viola di Raffaele Palladino da parte dell’ex difensore della Fiorentina Alberto Malusci
Parla così a Radio Bruno l’ex calciatore viola Alberto Malusci, con la Fiorentina attesa domani dalla sfida col Pafos in Conference League e domenica dall’Inter: “Credo che a Como sia stato davvero bravo Palladino, cambiando a gara in corso in base a quello che faceva Fabregas. E’ stato bravissimo a mettersi a cinque in un momento di partita. E’ stata quasi sempre sotto controllo la partita coi comaschi. Non era scontato, anche se a loro mancavano tanti giocatori importanti. Sono molto felice del momento della Fiorentina, che sta crescendo di gara in gara”.
ALTERNANZE. “Non so quanto durerà questo equilibrio nelle zone altissime della classifica. Credo che giocando ogni tre giorni forse qualcuno lo pagherà. Credo che la Fiorentina abbia una rosa all’altezza per andare avanti senza lasciare apriori una competizione. Se si parla di ambizioni, la Fiorentina deve essere in grado di far bene in tutte le competizioni. Almeno a novembre. Oggi scegliere di puntare su una competizione è riduttivo e prematuro. Fin qui la gestione di Palladino è stata ottimale. Ora c’è il Pafos, domenica c’è l’Inter, è chiaro che il tecnico faccia delle scelte anche in vista della sfida coi nerazzurri. Molti giocatori che fin qui sono stati schierati in Conference erano comunque titolari l’anno scorso e sono arrivati in fondo in Europa. Se poi fin qui c’è qualcuno che ha avuto meno spazio, quando gliene viene dato devono dimostrare di essere all’altezza. Nell’undici titolare credo che questa Fiorentina sia molto forte. Alcune seconde linee, purtroppo, non stanno facendo bene”.
INTER. “Sarà difficile, chiaramente. Loro hanno giocatori fortissimi come Lautaro, Thuram, ma la Fiorentina sta facendo un’ottima stagione e può dire la sua. Servirà una gara di grandissima attenzione, soprattutto dietro. E’ vero che in difesa le cose stanno funzionando, ma servirà essere ancora più attenti e concentrati”.
PARISI-BIRAGHI. “Manderei a giocare Parisi, perché è ancora giovane e può essere ri-valorizzato. Su Parisi ci sarebbero tante valutazioni da fare. Quando era arrivato se ne parlava benissimo. Secondo me si è un po’ perso quando è stato schierato a destra, e lì ha perso tanta autostima che ancora non ha ritrovato. Logico che un allenatore debba fare le sue valutazioni. Ora c’è Gosens, che è di un altro livello. Ma anche prima, tra lui e Biraghi, giocava Biraghi. E quando ha giocato Parisi non ha fatto bene. Parisi ha dribbling, velocità, in fase offensiva ha sempre fatto molto bene. A Empoli sembrava imprendibile. Per me deve trovare un tecnico che gli ridia fiducia”.
MERCATO. “Non toccherei quasi nulla a gennaio. L’unica cosa che servirebbe davvero è il vice Kean. Sento parlare anche di un esterno, ma…se questi undici mi danno garanzia, perché andare a toccare qualcosa che sta funzionando? Ci sono equilibri di squadra, di spogliatoio, verissimo. Ma Kean non ha un sostituto di ruolo, cioè Kouame non è un centravanti. Solo quella operazione per me è indispensabile. L’occasione? Non è mai facile trovarla. Spero che la società abbia già individuato la pedina da prendere a gennaio. Quell’unico neo, che dico da fine estate, che non era stato preso un vice Kean”.
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Redazione LaViola.it