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Con Alberto Malusci, in esclusiva a LaViola.it, abbiamo cercato di capire il momento della Fiorentina, a pochi giorni dalla partita decisiva per la permanenza in Serie A. Lui che in B con i viola ci è andato nel ’93 ha spiegato anche come la situazione di allora è diversa da quella odierna.
Quanto rischia la Fiorentina domenica contro il Genoa?
“In questo momento non ci penso alla retrocessione. Bisogna stare attenti perché è entrata la paura ma bisogna fare quadrato e bisogna stare accanto alla squadra. Domenica si deve andare allo stadio a sostenere la squadra, ci dobbiamo stringere tutti intorno alla Fiorentina”.
Che spiegazione ti sei dato per questa stagione così deludente della Fiorentina?
“Sono annate particolari, strane. L’anno scorso hanno fatto un campionato straordinario e quest’anno si pensava che con i nuovi acquisti la rosa fosse meglio dello scorso anno ma sul campo non la Fiorentina non l’ha dimostrato. Nel girone d’andata ha fatto benino mentre nel girone di ritorno non so cosa sia successo. Il succo è che siamo a giocarcela nell’ultima partita e a inizio stagione non si pensava certo a questa fine. Ora non bisogna fare discorsi, domenica tutti allo stadio a tifare e poi da lunedì si faranno delle considerazioni. Oggi non è il momento di fare polemiche, sarebbe fuori luogo, voglio solo il bene della Fiorentina e della maglia”.
Tu in Serie B con la Fiorentina ci sei andato, rivedi qualcosa di quella stagione in questa?
“L’anno della retrocessione io l’ho vissuto quasi da spettatore visto che avevo la gamba fratturata quindi sono stato più tempo in tribuna che in campo. In quell’anno ci fu un girone di andata strepitoso e poi con l’allontanamento di Radice facemmo solo risultati negativi. Analogie forse ce ne sono con questa stagione ma noi eravamo messi molto peggio di questa Fiorentina. Ora si tratta di fare una partita da Fiorentina”.
Ai giocatori che scenderanno in campo cosa ti senti di dire?
“C’è da fare la partita secca, devono pensare che sia una finale. Scendere in campo con la consapevolezza di fare ciò che sanno fare perché poi alla fine la Fiorentina in alcune partite, come la Roma in Coppa Italia, ha fatto vedere ottime cose. Voglio vedere una Fiorentina con quel piglio perché hanno dimostrato di saper giocare”.
 
												
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																					 
																							 
																							 
																							 
									 
									 
									 
									 
														 
														 
														
Di
Francesco Zei