La pratica rossonera sembra archiviata dopo 10 minuti, invece il Milan rimonta e la Fiorentina non riesce ad allungare. Orgoglio e rimpianti per Palladino
In dieci minuti la pratica sembra risolta: un’autorete e il solito Moise Kean, Fiorentina avanti di due e lanciata verso la grande Europa. Nel corso degli altri 80’ avrebbe anche la possibilità di aumentare il conto dei gol, ma spreca o trova un super Maignan. L’altro errore è quello di sottovalutare l’avversario ferito, che, come spesso succede, si sveglia dopo che è suonato l’allarme. Stavolta doppio e con il pubblico di San Siro pronto alla contestazione. Così il Milan la riprende e la Fiorentina torna a casa sconsolata, scrive La Gazzetta dello Sport.
RAMMARICO. Annullato per fuorigioco di Dodo il possibile tris viola. La zona Europa resta a portata di mano, ma ora serve continuità: in partita (avanti di due, avrebbe potuto infierire su un avversario tramortito) e in assoluto mantenere la serie positiva in campionato. Dal ciclo di ferro esce con sette punti: il calendario proponeva in serie Napoli, Juventus, Atalanta e Milan. Una sola sconfitta (al Maradona), due successi (contro i bianconeri e Gasp) e il pareggio di ieri. Alla fine Raffaele Palladino è rammaricato per il risultato e teso (inquadrato nel tunnel degli spogliatoi) per l’espulsione rimediata per proteste: “Mi è piaciuto l’atteggiamento della squadra, la strada è quella giusta. Sono orgoglioso e rammaricato. Da anni non vedevo una partita così spettacolare e avvincente: un’ottima immagine per tutta la Serie A. Il rosso? Ho solo detto che era angolo su un tiro di Kean, forse in maniera eclatante ma solo quello. Non meritavo di essere buttato fuori”.
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Redazione LaViola.it