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Rassegna Stampa

Maccabi, tutta la rosa vale quanto Nico Gonzalez. Crea poco, ma è concreto

Frantzdy Pierrot - Maccabi Haifa

La Fiorentina tornerà a Budapest dopo tre mesi dalla sfida con il Ferencvaros ai gironi. Gli israeliani incrociarono la Juve l’anno scorso

Si torna a Budapest, dove la Viola a dicembre ha blindato il primo posto nel girone contro il Ferencvaros. Stessa città, altro stadio, ovviamente altra squadra: dall’urna di Nyon la Fiorentina ha pescato il Maccabi Haifa che da ottobre, dopo gli attentati di Hamas e la conseguente escalation nella Striscia di Gaza, gioca le sue gare interne in Ungheria per motivi di sicurezza. Il Maccabi Haifa si era qualificato mercoledì sera pareggiando 1-1 contro il Gent, già battuto all’andata. Gli israeliani hanno giocato senza propri sostenitori al seguito: trasferta vietata per motivi di sicurezza dal sindaco di Gand. Rispetto alla fase a gironi, la formazione è stata leggermente ritoccata durante il mercato. La cessione più rumorosa è stata quella di Dia Saba, arrivato nel club a gennaio 2023. Nazionale israeliano ma di famiglia musulmana, è stato allontanato dal club (è andato in prestito all’Emirates) per un post social condiviso da sua moglie Narim con un messaggio di solidarietà a Gaza, scrive Il Corriere dello Sport – Stadio.

QUANTO NICO. Il valore dell’intera squadra è pari al prezzo di acquisto del solo attaccante viola Nicolas Gonzalez. Secondo i dati di Transfermarkt si tratta di circa 26 milioni di euro, cioè uno in meno rispetto a quelli versati dalla Fiorentina allo Stoccarda tre anni fa per l’argentino. Tra i giocatori di spicco si segnalano Gadi Kinda, seconda punta ventinovenne, pezzo pregiato della rosa (4 milioni). Di piede destro, ottima progressione, visione di gioco e tecnica. Degno di nota anche il centravanti Frantzdy Pierrot, ventotto anni e gran senso del gol. Non per nulla a segno sia all’andata che al ritorno nei playoff contro il Gent. E poi il capitano Lior Refaelov, trentasettenne, centrocampista, gran dribbling e tocco raffinato.

IL GIOCO. Venendo al campo, il Maccabi Haifa ha una bassa media di azioni create ma, al contrario, un’alta capacità di convertire quelle azioni in rete. L’attitudine è molto “difensivista”. Poco contropiede e scarsa capacità nei calci da fermo. L’ultima squadra italiana che ha affrontato il Maccabi Haifa è stata la Juventus, nella scorsa edizione della Champions: una vittoria e una sconfitta per gli israeliani.

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