Dopo aver rianimato il Genoa di Juric, che nelle sue ultime 8 partite ha fatto 5 punti di cui 4 contro la Fiorentina, il timore di rianimare anche il Pescara di Oddo è ciò che più spaventa in seno al tifo viola. Difficile, alla vigilia della gara col grifone, pensare che all’Adriatico la squadra di Sousa non potesse uscire con i tre punti in tasca senza troppi patemi d’animo. Ma le amnesie difensive contro i rossoblu e l’emergenza totale con cui la Fiorentina si presenta in Abruzzo spaventano. E non poco. Out Gonzalo Rodriguez e Astori dietro. Il primo per infortunio il secondo per squalifica. Out probabilmente ancora Tatarusanu ed anche Kalinic. Entrambi per infortunio. E non ci sarà neanche Bernardeschi squalificato. Mentre è da valutare Federico Chiesa uscito acciaccato nel finale di partita di domenica.
E c’è una cabala ulteriore che spaventa. Il Pescara non vince sul campo una partita in Serie A dal 6/01/2013. Allora gli abruzzesi vinsero in maniera piuttosto rocambolesca a Firenze 0-2 in una gara in cui Perin parò di tutto e Jonathas e Celik regalarono l’ultimo sorriso nella massima serie al Pescara. Da allora, senza la vittoria ottenuta a tavolino contro il Sassuolo, nel massimo campionato il Pescara ha rimediato 8 pareggi e 32 sconfitte in 40 gare giocate. Sul campo, ribadiamo. Perché col Sassuolo sarebbe stato ko.
Contro la cabala, e contro le assenze. La Fiorentina a Pescara deve assolutamente vincere. Pena il ripiombare, stavolta molto probabilmente in maniera definitiva, nell’anonimato di una stagione che in caso di tre punti all’Adriatico potrebbe ancora riservare qualche speranza europea.

Di
Gianluca Bigiotti