L’offerta della Fiorentina era stata ulteriormente alzata, ma dalla parte del centravanti è arrivato un ulteriore rilancio su ingaggio e commissioni. E Rocco ha detto basta
Un’altra mail, l’ennesima da luglio in poi, e un’altra montagna di euro. Ma la risposta è stata ancora una volta la stessa. Quella che Commisso non era più disposto ad accettare. Un grazie, un sincero apprezzamento per lo sforzo economico, ma niente firma. Irremovibile il manager e irremovibile anche Vlahovic. E così Commisso ha preso atto e davanti all’ennesimo no del suo bomber ha deciso di chiudere la questione, scrive La Nazione.
SI VOLTA PAGINA. Con una overdose di delusione, Commisso ha scelto di non piegarsi e di scoprire le carte. Un futuro lontano dai rialzi di Vlahovic e compagnia. La Fiorentina è pronta a voltare pagina da subito. Da quando, grazie al mercato di gennaio, si potrà mettere a disposizione di Italiano un attaccante forte, molto forte, con o senza Vlahovic ancora a disposizione.
L’ULTIMO RILANCIO. Il caso Vlahovic parte da lontano, dal ritiro di Moena, quando la Fiorentina ha incassato il primo no. Poi un’offerta ancora più ricca, ulteriormente rialzata qualche giorno fa, quando la Fiorentina ha offerto a Vlahovic questo contratto: accordo fino al 2025, ingaggio di 4 milioni per la prima stagione e 4 più 1 (5 milioni) per le altre tre. Tre milioni di commissioni per l’agente. Uno sforzo enorme al quale Dusan e il manager avrebbero risposto con un ennesimo rialzo: 5 milioni per il primo e 6 per le altre tre stagioni. Le commissioni? Cinque milioni con una percentuale del 10 per cento sul prezzo dell’eventuale vendita. Paradossalmente le parti si erano accordate sull’entità della clausola rescissoria: 75 milioni.
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Redazione LaViola.it