Il gruppo voleva questo: giocarsela alla pari negli ultimi 180 minuti di campionato. Caparbietà ed un pizzico di fortuna hanno aiutato, perché la sconfitta del Milan in finale di Coppa Italia ha rimescolato le carte per quel che faceva comodo alla Fiorentina. Settimo posto valido per i preliminari di Europa League. Il sesto è diventato una manna, perché conduce addirittura alla fase a gironi. Ai viola, però, in questo momento poco importerebbe cominciare la stagione una decina di giorni prima del normale. Se lo scorso anno si ebbe l’impressione di una corsa alla meno tra Milan, Inter e Fiorentina per evitare quella posizione in classifica che significava preliminari, quest’anno non è così.
La Fiorentina vuole completare la sua ricorsa ad ogni costo. Il gruppo se lo è promesso poche ore dopo la tragedia che ha colpito il suo Capitano. Motivazioni alle stelle ed una voglia matta di scendere in campo contro il Cagliari. La partita non sarà per niente facile, è evidente. Un po’ perché le squadre con l’acqua alla gola sono pericolose, un po’ perché la Fiorentina ha la pressione di dover vincere ad ogni costo. Insieme alla squadra di Pioli ci sarà anche mezza Firenze. L’appello del tecnico, di Salica e di Antognoni, è stato raccolto alla grande dai tifosi. Nel tardo pomeriggio di ieri erano stati venduti 15.300 biglietti, da sommare ai circa 17.000 abbonati. Calcoli alla mano, l’obiettivo delle 35.000 presenze è alla portata e si punta al record stagionale, detenuto dalla partita contro il Benevento. Per l’ultimo saluto al Capitano accorsero 34.381 tifosi. Il Franchi avrà più o meno lo stesso colpo d’occhio, quello delle grandi occasioni.
L’ultima stagionale in casa non avrà il sapore dell’ultimo giorno di scuola, come spesso è accaduto in passato. Ci sarà, certo, l’occasione di salutare la squadra e di ringraziarla per quanto fatto negli ultimi mesi, ma saranno sicuramente in molti a partire in marcia verso Milano qualora domenica le cose dovessero andare nel verso giusto. Per la maggior parte dei tifosi, però, sarà il saluto dal vivo ai giocatori viola. A quelli che torneranno a calcare il manto erboso del Franchi nella prossima stagione ed a chi lascerà Firenze.
Tanti punti interrogativi. Quello più grande riguarda capitan Badelj, che nelle prossime settimane metterà un punto sul suo futuro. In questo momento non c’è né ottimismo né pessimismo. Badelj vuole finire al meglio la stagione, vuole portare la squadra in Europa. Poi si prenderà qualche giorno per riflettere, prima di comunicare la sua scelta a Corvino. Proprio il traguardo europeo può fare da spartiacque per dirimere alcune situazioni. Quella di Badelj (il croato sarebbe più contento di rimanere se la squadra disputasse l’Europa League), ma anche quella di Chiesa, voglioso di misurarsi anche su palcoscenici europei. La prossima estate dovrebbe lasciarlo in ogni caso al riparo da voci insistenti di mercato. Cosa che non accadrà per altri giocatori. Domenica sarà l’ultima al Franchi per Cristoforo, per Maxi Olivera, probabilmente per Bruno Gaspar. Per gli altri si vedrà. Da Eysseric a Sportiello, passando pure per Dragowski. Il futuro per loro è incerto. Ma quello che conta è il presente. Conta vincere con il Cagliari ed organizzare un maxi esodo a Milano. Per il futuro dei singoli ci sarà tempo dal 21 maggio.
Di
Alessandro Latini