Rassegna Stampa

Luis Alberto, l’insostituibile di Inzaghi. Anima della Lazio, bestia nera per i viola

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Sul Corriere dello Sport l’elogio del centrocampista spagnolo, fondamentale per i biancocelesti. E spesso protagonista contro la Fiorentina

Lultimo passaggio e l’inserimento per il tiro dai venti metri, il senso della profondità e l’idea del cambio gioco, la capacità di portare su palla o congelarla attraverso il fraseggio corto. Luis Alberto è la vera diversità della Lazio, un po’ come Ribery per la Viola. Sa essere attaccante, trequartista o regista decentrato, quando si abbassa verso l’area e aiuta Leiva a costruire l’azione. E’ un giocatore unico e universale, un riferimento insostituibile o quasi per Simone Inzaghi. Così scrive Il Corriere dello Sport sul centrocampista spagnolo, vero uomo chiave per la Lazio.

LUIS ALBERTO-MILINKOVIC. Riposano gli altri, girano esterni e difensori, cambia il partner di Immobile, ma quei tre in mezzo non escono anche quando Inzaghi può contare su altri quattro o cinque centrocampisti in panchina. Titolarissimi. Oggi mancherà Leiva, squalificato. Non tireranno il fiato Luis Alberto e Milinkovic.  

INSOSTITUIBILI. Milinkovic aggiunge il fisico. Luis Alberto accende la luce: se sono determinanti nello stesso modo, l’andaluso incide in misura superiore nella qualità del gioco. Riesce a “fare” e indirizzare la partita come pochi altri nel campionato di Serie A. C’era il piede di Luis Alberto dentro le uniche due vere occasioni costruite dalla Lazio nel secondo tempo con il Genoa. Contro la Fiorentina lo spagnolo ha segnato 3 gol con 4 assist in 6 precedenti. L’ultima volta, fine giugno e il campionato era appena ripartito dopo il lockdown, la Lazio vinse 2-1 grazie ai gol di Caicedo e di Luis Alberto, a rimontare la prodezza di Ribery.

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