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L’Uefa esclude i rossoneri dall’Europa, ma niente multa. Via al ricorso d’urgenza al Tas

Escluso dalla prossima Europa League, Atalanta direttamente ai gironi e Fiorentina ai preliminari (ha già anticipato il ritiro al 2 luglio).

Come riporta il Qs-La Nazione, il verdetto della Uefa è crudo, brutale. E sarà appellato al Tas, entro i canonici 10 giorni, dai rossoneri, con il rischio di non sapere chi davvero tra nerazzurri e viola dovrà giocare la partita del 26 luglio – andata del secondo turno preliminare, contro Banants o Sarajevo – fino a metà luglio.

È un verdetto a due facce, che lascia spiragli importanti al nuovo compratore: non è prevista la sanzione economica, limitazione al mercato e nessun tetto agli ingaggi. Ma per il Milan resta un’onta, un danno di immagine incalcolabile.

Alle due retrocessioni in B, ai libri in tribunale con Farina, alla notte di Marsiglia – anche allora il club fu bandito dall’allora Coppa Uefa -, ecco aggiungersi questa sentenza storica, toccata ad altre squadre blasonate come Stella Rossa e Galatasaray (tra quelle capaci di vincere un trofeo continentale).

L’ATTESA. Il comunicato arriva poco prima delle 17. «Il club non potrà partecipare alla prossima competizione Uefa per club a cui è qualificata nelle prossime due stagioni (una competizione sola nella stagione 2018/19 o in quella 2019/20, in caso di qualificazione)», è la formula scelta della Camera Giudicante.

La spiegazione di una sentenza così complessa dal punto di vista verbale è presto detta: per la Uefa il Milan non era ancora in Europa League visto che le liste si compilano il 30 giugno. La sostanza è: per il Milan nessuna sanzione economica, sconterà la squalifica saltando la prossima Europa League, a cui si è qualificato arrivando sesto in campionato.

SOSPIRO DI SOLLIEVO? Negli ultimi anni la Camera Giudicante ha emesso provvedimenti anche più duri, con squalifiche di un anno o più, applicabili nell’arco anche di tre o quattro stagioni, oltre a salate multe. Il Milan ha evitato la sanzione economica e i paletti di rientro per una seconda stagione da ‘banditi’ europei.

Una situazione che in un certo senso potrebbe favorire la squadra di Gattuso: vero, avrà circa 20/25 milioni di euro in meno da spendere sul mercato, ma avrà anche bisogno di una rosa meno lunga (ieri in sede Mirabelli ha parlato di Biraghi, qualora Rodriguez dovesse andare in Bundesliga).

In più, Gattuso avrà tutta la settimana per preparare le gare di campionato e, come ha dimostrato l’Inter la scorsa stagione, può essere un vantaggio importante rispetto alle competitor. Inoltre, al momento, nessun giocatore ha ancora chiesto la cessione per questo verdetto: la speranza di giocare la Champions League nella stagione 2018/19 sembra essere sufficiente per tenere unito il gruppo di Gattuso.

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