La Roma viaggia sulle ali dell’entusiasmo per la vittoria contro il Chelsea in Champions League, mentre la Fiorentina ha bisogno di ritrovare fiducia ed autostima dopo l’inaspettato ko di Crotone. All’orizzonte un Fiorentina-Roma che si preannuncia complicato, anche se nel recente passato la Fiorentina è riuscita quasi sempre a mettere in campo buone prestazioni in casa contro le big. LaViola.it ha intervistato in esclusiva Fabrizio Lucchesi, ex dirigente di entrambe le squadre:
Partiamo dalla Fiorentina, sorpreso dalla sconfitta di Crotone?
“E’ ingeneroso contare adesso le vittore e le sconfitte. Capisco che i tifosi vorrebbero vincerle tutte, ma certe partite sono complicate quando vai a giocare su campi come quello del Crotone, che lotta alla morte per salvarsi. La valutazione deve essere globale e secondo me il percorso della Fiorentina è positivo, da agosto a oggi, specialmente per quelle che erano le premesse. La Fiorentina che lottava per il 3° e 4° posto oggi non c’è più, l’ultimo mercato ha sancito questa situazione. Oggi c’è una squadra giovane che partecipa ad un campionato di media classifica e può ambire al massimo ad un 6° o 7° posto”.
Il lavoro di Pioli le è piaciuto fin qui?
“Molto, il suo lavoro è ancora migliore della sua classifica. Ha reso unita e coesa una rosa giovane e con tanti stranieri. Non è un lavoro da poco”.
Un giudizio glielo chiedo anche su Simeone. Si aspettava di più?
“Senza volerli paragonare, io dico che anche Batistuta quando è arrivato a Firenze è stato sei mesi senza fare gol, non tirava mai in porta. Tutti si ricordano il Batistuta maturo che segnava valanghe di gol, ma non quello dei primi mesi. E’ chiaro che tutti ci aspettiamo di più da Simeone, anche perché è stato pagato tanto proprio in rapporto al tipo di mercato che ha fatto la Fiorentina. Ha qualità importanti, credo che verrà fuori a breve. Intanto c’è Chiesa, che è un giocatore che mi piace tantissimo e quest’anno si confermerà ad alti livelli. Sarà il futuro della Nazionale”.
Della situazione societaria, con il passo indietro dei Della Valle, che cosa pensa?
“In termini pratici è cambiato poco, i Della Valle si occupano sempre della Fiorentina. Per come li conosco io, vi posso assicurare che sono sempre in contatto con i loro uomini a Firenze. Hanno sempre demandato al Direttore Generale ed agli altri dirigenti ed il modello non è cambiato rispetto al passato. Se vengono a salutare la squadra a metà settimana fa piacere, se non vengono cambia poco. L’importante è che non vendano la società, perché altrimenti non saprei che futuro sperare per la Fiorentina. Mi risulta che qualche tentativo di vendita ci sia stato davvero, ma a cifre impossibili. E quando fai richieste impossibili sai che è molto difficile vendere. Hanno fatto una scelta, si sono ridimensionati, anche perché hanno capito che una famiglia come la loro, seppur facoltosa, non può competere a livello economico con certi club che fatturano il doppio o anche di più. Di dover fare un passo indietro è successo anche a Berlusconi, figuriamoci se non può succedere ai Della Valle”.
Chiudiamo con Fiorentina-Roma, che partita si aspetta?
“Non chiusa nel pronostico, anzi. La Roma ha più potenzialità e viaggia sulle ali dell’entusiasmo dopo la vittoria contro il Chelsea, ma a livello fisico qualcosa potrà pagare. Eusebio sta facendo un grandissimo lavoro, ancora non del tutto riconosciuto. Anche la Roma non è più quella di qualche anno fa. Io dico che chi non è interessato al risultato si divertirà molto, sarà una bella partita. I tifosi delle due squadre soffriranno, compresi quelli della Roma, perché la Fiorentina in casa è pericolosa, gioca bene e può colpire in qualsiasi momento”.
Di
Alessandro Latini