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L’SOS del calcio femminile. Commisso chiama Cincotta: non mancherà niente

Cincotta

Sul Corriere Fiorentino un focus sul calcio femminile che rischia di pagare pesantemente questa crisi

Serie B, Lega Pro, Dilettanti, scuole calcio. Realtà che vivono dell’enorme indotto economico prodotto dal calcio dei grandi e che, ora, rischiano il collasso. Tra questi c’è il calcio femminile. Tanto esaltato e decantato fino a qualche mese fa quanto, in queste settimane, sostanzialmente dimenticato.

Era l’11 dicembre scorso infatti, quando con un emendamento alla legge di bilancio si apriva, di fatto, al professionismo sportivo femminile. Mancava solo un ultimo passaggio: la decisione, in merito, della Federazione. Poi è arrivato il Covid-19 e, quel passo, non è mai stato fatto.

Anche per questo, oggi, il calcio femminile vive ore di enorme preoccupazione. Perché superata l’emergenza sanitaria per il coronavirus ci sarà da fare i conti con lo sprofondo economico e, per quel mondo, sarà dura.

Rocco Commisso ha telefonato due volte al tecnico Antonio Cincotta, garantendogli tutto il sostegno possibile. Con una promessa: a nessuno, e nessuna, verrà fatto mancare niente.

Una rassicurazione non da poco visto che, tanto per farsi un’idea, a Firenze la calciatrice che guadagna di più non supera i 40.000 euro lordi all’anno e nessuna (nemmeno il mister) per la verità (non essendo professioniste/professionisti) percepisce un vero stipendio.

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