Orgoglioso di aver impedito, grazie alle operazioni di mercato e alla riduzione del monte ingaggi, che la Fiorentina azienda planasse a terra. Pantaleo Corvino, petto in fuori, sciorina i numeri neri di un tempo (meno quasi 40 milioni da coprire, monte ingaggi lievitato fino e oltre i settanta milioni) e quelli positivi di oggi (azzeramento del passivo e spese ridotte quasi del cinquanta per cento), e lo fa in un momento complicato, qualche giorno dopo il terribile rovescio in casa contro il Verona. Il club viola oggi è senza blocchi, se vuole può tornare a comprare perchè ha anche una riserva economica. Così scrive il Corriere dello Sport – Stadio.
Fermo restando che la politica dovrà restare quella della misura, del raziocinio. Orgoglioso anche perchè, assicura con forza Corvino, ai fiorentini ha «sempre detto la verità». E questa è la cosa più importante. Il direttore tecnico viola riconosce però che sul terreno della comunicazione non è certo stato tutto «rose e fiori». Qualcosa non sta funzionando. Tanto che Firenze è diventata magma incandescente.
Di
Redazione LaViola.it