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L’ora di Hancko arriva al momento giusto: occasione da non sprecare

Hancko

La squalifica di Biraghi è un’occasione ghiotta per lo slovacco. Anche perché il rendimento dell’ex Pescara ultimamente è in calo

La sfida di domani con il Chievo è di quelle che la Fiorentina non può fallire. Perché la vittoria in Serie A manca da più di un mese (l’ultima con il Milan il 22 dicembre), perché le posizioni nobili della classifica si stanno allontanando pericolosamente, perché l’avversario è ultimo in classifica e dunque ampiamente alla portata dei viola. C’è un giocatore sul quale le attenzioni al Bentegodi si focalizzeranno particolarmente.

Parliamo di David Hancko, difensore classe 1997 arrivato in estate a titolo definitivo dallo Zilina. Il terzino slovacco potrà approfittare della squalifica di Biraghi per dimostrare le sue doti, finora solo intraviste per poco più di un tempo in gare ufficiali, nel precampionato estivo e nelle amichevoli a Malta. Di lui si è parlato sempre un gran bene: tanti attestati di stima per l’innata fisicità, le buone doti tecniche dimostrate ed il sinistro educato. Inoltre, le sue dichiarazioni fuori dal campo sono sempre state misurate, senza colpi di frustrazione per le tante panchine ma con la consapevolezza di dover lavorare duramente per conquistare una chance.

Occhi puntati su di lui, dunque, ma le belle impressioni sono tutte da confermare. Troppo pochi i 45 minuti con la Spal (nei quali ha ben impressionato) per giudicare lo slovacco che, salvo gare non ufficiali, si è visto solo in quell’occasione e per qualche minuto nel finale della vittoria con l’Empoli. L’occasione è ghiotta: fino ad oggi Biraghi era l’uomo a cui Pioli non aveva mai rinunciato (21 presenze da titolare su 21 partite disputate in stagione dai viola). L’inizio di una settimana in cui la Fiorentina si giocherà molto sui due fronti (Serie A e Coppa Italia) con tre partite ravvicinate, poi, aiuta forzando un turnover che nelle prossime sfide sarà inevitabile.

Soprattutto, però, le ultime prestazioni di Biraghi non hanno convinto a pieno. L’esterno ex Pescara resta colonna dei viola e titolare della fascia sinistra in Nazionale, ma nelle ultime uscite è apparso in calo di rendimento, forse dovuto ad una flessione fisica. Lo certificano anche i numeri: nelle prime 7 giornate per Cristiano sono arrivati un gol e due assist vincenti. Nelle successive 14 uscite un solo assist vincente, quello per Simeone contro l’Empoli. Non essendo un difensore eccellente, la sua abilità nel servire i compagni è essenziale per valutare in modo positivo il suo rendimento, e ultimamente il suo apporto alla manovra offensiva sta mancando.

Ecco che Hancko a partire dalla sfida col Chievo dovrà dimostrare di poter condurre un percorso simile a quello condotto lo scorso anno da Milenkovic. Dopo tanta panchina, infatti, ci si augura che lo slovacco si dimostri in grado di impensierire Stefano Pioli a partire dalle prossime partite in cui il Biraghi, al quale il tecnico gigliato non vuole mai rinunciare, tornerà a disposizione. La Fiorentina punta molto su di lui, lo dimostrano le porte chiuse a chi voleva accaparrarselo in questo mercato. Ora sta ad Hancko cogliere al volo un’occasione da non sprecare.

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