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Lopalco, epidemiologo: “Prima di ottobre no agli stadi aperti”

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L’epidemiologo di fama mondiale che guida la task force della Puglia ha parlato anche del mondo dello sport e del calcio

Pierluigi Lopalco è ordinario di Igiene a Pisa, per molti anni ha lavorato a Stoccolma dove ha coordinato le strategie vaccinali per il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie. A la Repubblica ha parlato dell’emergenza Coronavirus e anche dei suoi risvolti sul mondo del calcio: “Il ministro dello Sport ha dichiarato che il campionato di calcio potrebbe riprendere ai primi di maggio, “a porte aperte o a porte chiuse”. Ma di che parliamo? Prima di ottobre penso sarà impossibile riavere gente allo stadio. La mia previsione è che le misure restrittive dureranno almeno fino all’estate: ci potrà e dovrà essere una mitigazioni delle misure, torneremo a lavorare, a uscire, ma si dovrà fare tutto con molta calma e cautela“.

Ma allora tutto questo sforzo non sta servendo a nulla?
Al contrario, ci sta salvando. I numeri raccontano che già c’è stata una frenata e in queste ore immagino ne vedremo un’altra. Ci sono delle fortezze, e penso soprattutto alla Lombardia, che devono essere ancora espugnate. E poi c’è un caso Milano che, evidentemente, ci preoccupa moltissimo: se il virus rompe l’argine delle città metropolitane, dei centri urbani a grande densità di popolazione, diventa un problema ancora più importante“.

Sta dicendo che non sappiamo quando finirà?
Sto dicendo che il problema non è quando ma come finisce. Noi dobbiamo augurarci che il picco non ci sia e che tutto questo duri il tempo più lungo possibile. Soltanto così, spalmando l’epidemia nel tempo, potremo avere la certezza di curare e di fare guarire più persone possibili. Perché anche su questo dobbiamo essere chiari: di Covid-19 si guarisce“.

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