Alle 16:30 la sfida al Venezia, Italiano non vuole cali di concentrazione o calciatori che pensano alla sfida di mercoledì
Soffia un buon vento alle spalle della Fiorentina e i cocci del Venezia brillano nel sole di un sabato teoricamente favorevole per mettere la freccia sullo stradone che porta in Europa. I cocci brillano, ma sono anche pericolosi perché dopo 6 sconfitte il Venezia è nella condizione di chi ha pochissimo da perdere e molto da rischiare per salvare una buccia assolutamente a rischio, considerato il terz’ultimo posto in classifica e un andamento catastrofico nell’ultimo mese e mezzo, scrive stamani La Nazione.
Italiano già s’immagina una porta sprangata con il catenaccio, augurandosi che «si possa giocare a calcio»: in questi casi la squadra avversaria è consapevole della propria inferiorità (anche mentale) e si chiude per ripartire negli spazi: il Venezia ha gente che sa far male in contropiede (Okereke, Henry, più Aramu che però non è al massimo dopo un infortunio). Insomma, solito panorama da vigilia di un match che mette di fronte una squadra in salute – la Fiorentina lo è parecchio, chiedere a Napoli e Inter – e un’altra piena di problemi.
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Redazione LaViola.it