Palladino mantiene la promessa fatta e il portiere viola classe 2006 si prepara per il suo debutto stagionale in Conference League
Glielo aveva promesso fin da inizio stagione, Palladino: «Le gare di Coppa saranno tue», ricorda La Nazione.Destinatario di questo impegno verbale era stato Tommaso Martinelli, che sperava con tutto se stesso di poter esordire la settimana scorsa al Franchi contro l’Empoli in Coppa Italia, il torneo che il tecnico aveva designato per lui. Purtroppo per Tommy, classe 2006 ma personalità da veterano, il malore occorso a Bove il 1° dicembre scorso e il successivo uragano emotivo vissuto all’interno della squadra, hanno suggerito all’allenatore di assegnare la porta nel derby al più esperto Terracciano eppure non è arretrata nemmeno di un millimetro la stima che Palladino e tutto l’ambiente viola hanno sempre avuto per il portiere nato a Bagno a Ripoli, che infatti domani contro il Lask farà il suo debutto stagionale.
Una gioia per il baby estremo difensore, cresciuto a Firenze nella zona di Piazza d’Azeglio con la passione per il calcio e la Fiorentina trasmessa dal fratello Giacomo e dal padre Leonardo e di recente blindato dal club di Commisso con un rinnovo di contratto fino al 2029.
Inserito dal The Guardian tra i sessanta migliori talenti al mondo e, nemmeno un anno fa, convocato dal ct Spalletti per uno stage in Nazionale, Martinelli è molto legato alle origini e in particolare, a quello che ancora oggi considera la figura che più di tutte gli ha cambiato la carriera: Enio Quintavalle, il suo primo allenatore alla Sales che decise di spostare Tommy dal ruolo di punta a quello di portiere, prima di morire otto anni fa.
A lui il prodotto del settore giovanile viola ha dedicato il tatuaggio «Enio 1» sulle spalle, nella speranza di poterlo mostrare con orgoglio anche domani sera, in caso di esito positivo nel match contro gli austriaci.

Di
Redazione LaViola.it