Il campionato è pronto a riprendere la sua corsa. Tappa a Genova sponda Samp, per la Fiorentina che cerca conferme ed entusiasmo in questo girone di ritorno. Diciotto partite con un traguardo preciso in testa: provare a tornare in Europa. Il motto è questo, la speranza pure. L’input che ha mandato la proprietà è simile. Lo fece trapelare Diego Della Valle ad inizio stagione, in maniera non ufficiale, lo ha ribadito con forza Andrea Della Valle nel giorno dell’inaugurazione della nuova fabbrica ad Arquata del Tronto. Il settore tecnico ha sempre minimizzato, rimandando ad una più realistica crescita “di partita in partita”. Tutto giusto e condivisibile, Stefano Pioli lavora ogni giorno con i suoi ragazzi e sa bene quando è il momento di spingere sull’acceleratore o quando è tempo di tenerli a riparo dalla pressione mediatica.
Sta di fatto che se la proprietà ha davvero la voglia e l’ambizione di tornare in Europa, adesso ha l’occasione di dimostrarlo. Il sesto posto (magari diventerà buono anche il settimo) è lì vicino, ma l’impressione è che per cambiare marcia in modo significativo questa squadra abbia bisogno di qualcosa in più. La storia, più o meno recente, insegna che aspettarsi grandi cose nel mercato di gennaio è pericoloso. Spesso ci si è fatti male. Qualche volta malissimo. Eppure la speranza e l’auspicio sono sempre gli stessi. Adesso c’è la possibilità di dimostrare davvero quanto la proprietà (e tutta la società) tengono ad un piazzamento europeo. Come? Con un paio di acquisti fatti bene. Di quelli giusti.
Nel corso delle settimane le priorità sembrano essere cambiate. In principio si parlava di un terzino sinistro e di un centrocampista. Adesso, diciamo noi, forse del terzino sinistro se ne potrebbe fare pure a meno, ma di un esterno d’attacco adatto al 4-3-3 probabilmente no. Facile accorgersi che, con il modulo attuale, a sinistra in attacco manchi qualcosa. Thereau non può essere il titolare in questo sistema di gioco, in un ruolo che non è mai stato il suo, ed in un momento in cui si stanno materializzando tutti gli acciacchi dell’età. Serve un esterno, di quelli rapidi e veloci nel dribbling. Un uomo da piazzare dalla parte opposta di Chiesa. E senz’altro Thereau tornerà utile comunque, quando servirà un trequartista o una punta da affiancare a Simeone o Babacar.
Già, Babacar. Nome caldo, che scotta in chiave mercato. Ma la sua cessione non è prossima. Anzi. L’unica vera offerta è arrivata dalla Turchia, paese nel quale Baba non vuole andare a giocare, a meno che l’ingaggio non superi i 3,5 milioni di euro. Cifra che, al momento, il Besiktas non ha messo sul piatto. Babacar aspetta altro, club ed offerte che quasi sicuramente non arriveranno a gennaio. Le vie del mercato sono infinite, ma la strada pare tracciata. E fino all’estate lo farà restare a Firenze.
A centrocampo, qualche conferma c’è solo intorno al nome di Soucek. Profilo interessante, dal gran fisico. Aspetto, questo, non da sottovalutare, perché Pioli ha chiesto proprio fisicità ed altezza in mezzo al campo. Vedremo, sta di fatto che per farlo arrivare deve uscire qualcuno. Sanchez e Cristoforo aspettano, perché Corvino è stato chiaro nel dire che prima della Sampdoria non se ne sarebbe andato nessuno.
Di
Alessandro Latini