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L’obiettivo comune: ripartire. Per la Fiorentina vuol dire inseguire la salvezza. E progettare un futuro ambizioso

Barone Commisso Pradè Fiorentina

In molti sperano di ricominciare ad allenarsi dal 4 maggio, data di termine dell’attuale Dpcm. Ma serviranno controlli stringenti.

Davvero il calcio ripartirà il 4 maggio? Questa sarà una settimana importante per gettare le basi del prossimo futuro del pallone italiano. Mercoledì in programma una riunione della commissione medica della Figc, seguiranno vertici in federazione e in Lega per progettare la ripartenza della Serie A e dei campionati italiani. Qualche club è fiducioso di poter anticipare a fine aprile i controlli su tutti i tesserati e le bonifiche dei centri sportivi, per tornare ad allenarsi il 4 maggio (sulla carta, la data di termine dell’attuale Dpcm) con le massime precauzioni di sicurezza. Ma dal punto di vista dei medici, così come ripetuto anche dall’Istituto Superiore di Sanità, continuano ad arrivare perplessità. Il virus è ancora tra di noi, diversi atleti sono stati colpiti in queste settimane, all’intero Paese saranno richieste ancora settimane e mesi di sacrifici. Sarà davvero possibile inserire il mondo del calcio in una vera e propria ‘bolla’, fatta di super controlli, tra test e tamponi? Già in Serie A la missione pare complicata, figuriamoci in B o in C.

COME RIPARTIRE. In ogni caso la linea comune è quella di ripartire. In totale sicurezza, sì, ma comunque portare a termine la stagione. Sforando anche la data del 30 giugno, con tutte le proroghe e le modifiche contrattuali e di bilancio che dovranno seguire. Sarà complicato ripartire, alcune società sono ancora dell’idea che bisognerebbe chiudere qui e annullare la stagione, ad esempio il Brescia. Rispetto delle tante vittime, della difficoltà del Paese e considerazioni economiche. Ma a livello europeo e mondiale la priorità è portare a termine i campionati. Che sia da maggio, giugno o anche più avanti. Mentre si continua a parlare anche dell’ipotesi di sviluppare un paio di stagioni ad anno solare, con stravolgimento dei calendari ordinari: campionati attuale da finire anche a settembre-ottobre, stagione successiva da disputare tra gennaio-maggio 2021 e agosto-dicembre 2021, intervallata dagli Europei. Quella dopo ancora organizzata sempre in maniera ‘spezzata’ con i Mondiali 2022 in Qatar (in programma ad oggi da metà novembre a metà dicembre 2022). Per poi tornare alla normalità dal 2023/2024.

LOTTA SALVEZZA. Intanto, però, ci sarà da portare a termine l’attuale stagione. Che per la Fiorentina si è fermata a quota 30 punti dopo 26 partite giocate. Solo 7 vittorie, 9 pareggi e 10 sconfitte. Tredicesimo posto a +5 da Lecce e Genoa, appaiate al terz’ultimo posto: se e quando ci sarà da ripartire, per la Fiorentina ci sarà da riproiettarsi nella lotta salvezza. Per questo Iachini e i giocatori continuano a rimanere ‘sul pezzo’, nonostante l’estrema difficoltà del momento e l’aver avuto a che fare da vicino con il Coronavirus. Per i viola ci sarà senz’altro un Ribery in più, un innesto mica da poco. Ma anche Kouamè potrà dare il suo contributo. Sarà importante ritrovare presto la giusta condizione, ci saranno da giocare 12 partite nel minor tempo possibile, probabilmente con gare ogni 3 giorni. Non ci potrà essere, invece, l’apporto dei tifosi. Se il calcio dovesse ripartire, infatti, lo farà con gli spalti deserti. Impensabile riaprire eventi da 20-30-40 mila persone. Un colpo non da poco, con scenari desolanti stile Udinese-Fiorentina: una gara grigia dal contorno vuoto che resta l’ultima immagine dei viola in campo.

UN FUTURO PIU’ AMBIZIOSO. Per la Fiorentina 12 gare per conquistarsi la salvezza, allontanare le negatività e progettare un nuovo futuro. Padroni del proprio destino con possibilità di separarsi nettamente dal recente passato. Pensare ad un domani ambizioso, come vuole Commisso. Per Iachini l’occasione di dimostrare di potersi confermare alla guida di una Viola che vuole puntare all’Europa, per tanti giocatori occhi puntati addosso in ottica futura: da Vlahovic-Cutrone che cercano gol per confermarsi punte del domani, a Dalbert e Badelj che si giocano la riconferma, fino a Pulgar e Benassi che devono dimostrare di poter valere un ruolo importante nella Viola che verrà. Ma anche un giovane come Sottil e un veterano come Pezzella si giocheranno carte importanti per il futuro. Fino a Chiesa, che Commisso vuole convincere a rimanere da bandiera – con Castrovilli – in una Fiorentina ambiziosa che punterà, senza mezzi termini, a tornare in Europa.

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