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Rassegna Stampa

Lo stadio ‘dei 300’: ecco come sarà la ripartenza del calcio

Stadio Artemio Franchi Firenze

Ecco chi potrà entrare, le tre zone e la suddivisione degli spazi. Niente cerimonie né proteste con l’arbitro, controlli e sanificazioni

Eppure sarà una partita di calcio come le altre. Un po’ minimal, un po’ anestetizzata. La bozza del protocollo la trasforma in una recita a soggetto estremamente dettagliata e di fatto rigorosa sulla carta. Norme che per difenderci dal virus non ci allontaneranno dallo spettacolo sportivo: mascherine obbligatorie dall’ingresso nello stadio, sala stampa chiusa, nessuna ripresa tv negli spogliatoi, niente mascotte, saluti e strette di mano, niente esultanze con abbracci, non si sputa e niente avvicinamenti esagerati all’arbitro. Ma tant’è, per giocare questo e altro, scrive Il Corriere dello Sport.

NIENTE PUBBLICO. Non ci sarà il pubblico e le partite saranno a porte chiuse. Almeno per ora sarà così, per questa parte di stagione che resta da giocare. C’è chi intanto si è inventato gli spettatori cartonati e chi, come le tv, la possibilità di ascoltare un ipotetico audio da stadio. Ci si sta pensando anche in Italia. 

TRE ZONE. Lo stadio verrà diviso in tre zone: interno stadio/zona tecnico-sportiva, tribune-area media/tribuna stampa ed esterno stadio. Con area tecnica si intendono il terreno di gioco, il recinto di gioco con bordocampo e inclusa l’area tecnica, il tunnel dei giocatori e l’area spogliatoi. Per spalti comprendiamo le tribune, le aree media (sala stampa, flash zone e mixed zone) e GOS, cioè le sale di controllo. Le aree esterne invece sono Tv compound e gli spazi limitrofi come i parcheggi. Il numero massimo di persone ammesse allo stadio è di 300 per la Serie A (proporzionalmente inferiore per B e C) suddiviso per le diverse attività: il numero deve comprendere solo le figure strettamente necessarie. Il gruppo squadra della società ospite non deve superare le 60 persone per la Serie A, per B e C proporzionalmente inferiore. Il numero di persone potrà essere modificato su indicazioni delle forze dell’ordine. All’interno di ciascuna zona non è consentita la presenza in contemporanea di non più di 130 persone per la A. Delle 300 fanno parte, per esempio, 22 titolari, 24 riserve, 4 match analyst, 8 delegati ospiti, 1 medico, 10 del servizio sanitario, 10 giornalisti, 10 fotografi, 65 produzioni tv e 20 licenziatari Tv. 

ARRIVI SCAGLIONATI. L’arrivo allo stadio avverrà in modo separato per orario e luogo di ingresso. Due pullman sanificati per squadra per garantire distanze tra giocatori e personale, e l’utilizzo di mascherine. Prima gli arbitri, poi la squadra ospite e infine quella di casa a cui è consigliato anche l’arrivo con auto proprie.

SPOGLIATOI ‘ALLARGATI’. Sarà garantito l’ingresso contingentato e distanziato negli spogliatoi. L’organizzazione all’interno sarà altrettanto rigorosa: separazione tra titolari, portieri e riserve, bilanciamento dell’utilizzo delle stanze. L’utilizzo di macchinari fitness o lettini per massaggi verranno effettuati in sicurezza e con dispositivi sanitari. Saranno usate pettorine usa e getta, tutti gli operatori saranno dotati di bombolette di alcol per la sanificazione delle attrezzature.

CONTROLLI ALL’INGRESSO. All’ingresso allo stadio tutte le persone che non appartengono al gruppo squadra dovranno effettuare controllo della temperatura e saturimetro e produrre una autocertificazione che attesti di non avere avuto sintomi Covid-19. L’ingresso è consentito solo dopo aver superato il controllo sanitario. Qualora un utente manifestasse sintomi riconducibili a Covid-19 verrà isolato e seguirà un percorso fuori dallo stadio.

LINEE GUIDA. Linee guida: ridurre al minimo la presenza negli spogliatoi, disinfettante per le mani in ogni stanza, garanzia della sicurezza tra i giocatori, misurazione della temperatura, informazioni su eventuali sintomi da contagio, le porte aperte – dove possibile – per non toccare le maniglie, non sono ammessi catering, ci saranno bottiglie personalizzate e non scambiabili, utilizzo delle aree comuni in piccoli gruppi a distanza di 2 metri, docce singole o addirittura fatte a casa o in hotel, chiusure delle vasche idromassaggio. In caso di trasferte in pullman evitare soste. In hotel privilegiare le scale all’ascensore, le camere singole alle doppie.

NIENTE FOTO. Ingresso differenziato per le squadre in campo, lo stesso per l’uscita. Non ci saranno i bambini con i giocatori, niente mascotte, nessuna foto di squadra, niente cerimonie pre-gara, apposita modalità di schieramento congiunto delle squadre che consenta il distanziamento. I fotografi autorizzati (10) dovranno posizionarsi nel retroporta e sul lato lungo opposto alle panchine, nessun cerimoniale, niente strette di mano nè assembramenti. Il lato lungo delle panchine sarà pulito, ci saranno solo le squadre, i delegati, i paramedici e operatore Var. Nelle panchine ci sarà distanziamento con aggiunta di postazioni o sedie al coperto. I calciatori non potranno più protestare nei confronti degli ufficiali di gara e non potranno avvicinarsi per alcuna ragione a meno di 1 metro e mezzo di distanza. All’intervallo accessi e uscite separate e a fine partita allestimento anche di una seconda sala anti-doping. E alla fine partenza separata delle squadre dallo stadio. Perché in fondo è stato come giocare una partita vera.

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