Primo giorno intenso ed emozionante per il magnate italo-americano, arrivato a Firenze poco dopo l’ora di pranzo
«Chiamatemi Rocco». E Commisso entra direttamente in ambito cult, immergendosi nell’ammucchiata dell’aeroporto di Peretola per bersela tutta, fino all’ultimo coro, agitando una sciarpa viola, scrive stamani La Nazione. Di sicuro a Mario Ciuffi sarebbe piaciuto. A Firenze anche di più, la gioia di mescolarsi alla gente mancava da tempo. Uscita voli privati, primo pomeriggio: sbuca Commisso e si accende una bagarre da pigia-pigia con gli smartphone che si alzano per riprendere insieme alle voci, perché per l’emozione si alzano anche quelle.
(…) E intanto cori, selfie, sciarpe, bolgia, battute. Non tutte riesce a capirle Rocco, ma per quindici minuti il nuovo proprietario della Fiorentina risponde alle domande, tutte, scherza con i tifosi, dice che mai si sarebbe aspettato un’accoglienza così, ricorda che suona la fisarmonica e promette che con quella «suonerò l’inno della Fiorentina».
Di
Redazione LaViola.it