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Lo scopritore di Kouadio: “A un grande atletismo abbina caratteristiche morali importanti”

Luca Paoletti, che allenò Kouadio ai tempi di Esordienti e Giovanissimi: “Eddy è un ragazzo duttile con un grande atteggiamento”

Luca Paoletti, allenatore dell’Under 17 del Tau Calcio e allenatore di Eddy Kouadio quando miliava negli Esordienti e nei Giovanissimi, è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno. Queste le sue dichiarazioni: “Quando i calciatori sono così giovani è difficile intravedere da subito le potenzialità. Vediamo tanti ragazzini bravi ogni anno, però tanti poi si perdono per mille ragioni, che sia uno sviluppo precoce, una mancanza di stimoli, di quella voglia di migliorarsi. È impossibile prevederlo. Ovvio che, nel caso di Kouadio, si parla di un ragazzo con una genetica importante, con tanto atletismo, e che accanto a questo mette caratteristiche morali più che importanti: in questo caso cominci a sentire l’odore che c’è qualcosa in più”.

RUOLO DA GIOVANE. “Nella scuola calcio noi facciamo provare un po’ tutti i ruoli. Ha fatto l’esterno, il mediano, in alcune partite ha giocato anche in attacco, parlo del calcio a 7. Nel calcio a 9 già cominciavano a essere molte di più quelle che giocava da difensore”.

CHE SENSAZIONI DÀ VEDERLO IN SERIE A. “Quando vedi un ragazzo che hai avuto fare l’esordio in Serie A ti tocca quel nervetto che poche situazioni vanno a toccare. Non mi era mai successo, sono fortune che capitano a poche vite, se ti capita una volta sei già molto fortunato”.

CARATTERISTICHE. “A livello tattico, è qualche anno che gioca come braccetto di destra in una difesa a 3, mi sembra la sua zona confort. Come caratteristiche generali, può tranquillamente fare il difensore centrale e il terzino destro nella difesa a 4. Quest’anno Pioli in ritiro lo ha anche schierato come quarto di centrocampo nel momento in cui Fortini si era fatto male col Leicester. Insomma, è un ragazzo duttile e con un grande atteggiamento”.

KOUADIO PUÒ AVERE CARATTERISTICHE CHE PIACCIONO A PIOLI. “Non sono nella testa dell’allenatore, ovvio che qualche risposta positiva per le caratteristiche che cercava Pioli le ha date, altrimenti non sarebbe rimasto con la prima squadra. Ovviamente non può essere il salvatore della Fiorentina, ma se lo tenessero aggregato per tutto l’anno vorrebbe dire che ha dato qualcosa che può servire alla squadra”.

PRESSIONE. “Conoscendo il lato umano, almeno in questo momento sta vivendo tutto in maniera positiva, con la spavalderia di un ragazzo che sta assaggiando quello che tutti i bambini che si affacciano a fare calcio sognano da quando hanno 5 anni. Se diventasse il suo lavoro, probabilmente le pressioni aumenterebbero, ma in questo momento penso ci sia grande entusiasmo e serenità”.

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