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Lo Faso: spunti e personalità, esordio positivo per “u picciriddu”

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Dopo nove giornate dall’inizio del campionato, Stefano Pioli ha fatto esordire in maglia viola l’ultimo acquisto del calciomercato estivo, Simone Lo Faso. Il classe ’98 arrivato dal Palermo, nonostante la giovane età è uno dei nuovi innesti con maggior presenze nel massimo campionato italiano, dieci quelle con la maglia rosanero in una stagione a dir poco complicata come la scorsa. Dopo quasi due mesi passati tra panchina e tribuna, nei quali ha assaggiato il campo solo con la maglia della nazionale Under-20 nel Torneo 8 Nazioni, tra l’altro segnando un gol contro i pari età della Polonia:

Un periodo di tempo probabilmente necessario, per far ambientare e non rischiare di bruciare “u picciriddu”, come lo chiamavano dalle parti del Barbera, un po’ come aveva fatto Massimiliano Allegri con Dybala (per citare un altro talento lanciato dalla società di Viale del Fante).  Pioli lo aveva annunciato già nella giornata di sabato in conferenza stampa, affermando che fosse pronto ad entrare in caso di necessità, al contrario di Eysseric e Hagi. Il tecnico poi è stato di parola facendolo esordire a risultato già acquisito al posto di Chiesa sulla fascia destra.

 

In quella ventina di minuti il jolly offensivo oltre a essere stato coinvolto nel possesso palla per congelare al meglio il 3-0 maturato, si è reso protagonista di buoni spunti, come una serpentina sulla destra dove ha mostrato buona tecnica nello stretto, accarezzando la sfera con la suola. Qualche minuto dopo, da posizione più centrale si è liberato tra due difensori, facendo partire una conclusione potente dal limite dell’area terminata di poco alta sopra la traversa,  e per  questione di centimetri non sorprendeva Brignoli, per quello che poteva essere il poker viola.

Adesso per il numero 27 (numero scelto per via del suo idolo, il Flaco Pastore) si prospetta un periodo in cui dovrà essere bravo a sfruttare al meglio tutte le occasioni che gli verranno concesse, anche in partite più provanti e con avversari più ostici. Dovrà farsi trovare pronto, entrando col piglio giusto, per evitare un altro periodo come quello appena trascorso, consapevole della folta concorrenza in zona offensiva. Gli attestati di stima di Antognoni prima e di Saponara poi, fanno ben sperare e incrementano le aspettative verso il talento cresciuto nel quartiere di Cruillas, con il popolo viola che non vede l’ora di coccolarsi un altro giovane che possa regalare emozioni insieme a Federico Chiesa.

 

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