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Italiano: “Abbiamo un sogno, meritiamo l’Europa. Futuro? Ho un contratto, ho parlato con Commisso. Il pranzo con Barone…”

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Il tecnico viola prende la parola alla vigilia della difficile trasferta di San Siro contro il Milan di Pioli

La Fiorentina, dopo tre ko consecutivi tra Coppa Italia e campionato, chiude questo ciclo di ferro con la difficile trasferta contro il Milan. I viola giocheranno contro la formazione di Pioli, che arriva da una settimana di lavoro, a caccia di punti per l’Europa. Qui la diretta testuale di LaViola.it della conferenza stampa di mister Vincenzo Italiano.

RIPRESA DOPO I KO. Ho abituato i ragazzi ad archiviare prestazioni positive e negative, così dobbiamo fare anche dopo una prova storta come quella con l’Udinese. Veniamo da altre due sconfitte ma anche da gare di risultati positivi. Ora in 20 giorni dobbiamo fare le cose con fiducia, domani il Milan farà di tutto per batterci ma noi faremo di tutto per non farci battere. Dobbiamo mettere le nostre caratteristiche in campo”.

IL PRANZO CON BARONE IN VERSILIA.E’ stato un pranzo normale, abbiamo parlato del nostro momento, di calcio, di extra calcio, mi ha fatto piacere. Quando leggo certe cose secondo me si manca di rispetto per quello che abbiamo fatto e cerchiamo di fare. Siamo professionisti che vanno in campo per fare sempre il meglio. Ho sentito anche Commisso, che è dispiaciuto per i risultati ma riconosce il grande lavoro fatto. Ci chiede gli ultimi sforzi, io e i ragazzi abbiamo un sogno: finire il campionato dove siamo stati da inizio stagione. Siamo stati sempre lì. Dispiace per le sconfitte, ma c’è grande unione, grande feeling e continuiamo a lavorare. Andiamo avanti”.

CONTRATTO.E’ un contratto che esiste dal primo giorno, clausole o non clausole, opzioni o non opzioni. Non cambia nulla, viene fuori la clausola e si dice ‘Italiano vuole andar via’. Ma io penso a fare il professionista, al campo, io sono l’allenatore della Fiorentina e ho un contratto con la Fiorentina, questo certifica il mio presente e il mio futuro”.

MERITARE L’EUROPA. “Meritiamo il posto in Europa perché dalle prime giornate siamo lì, forse abbiamo anche le qualità per rimanerci fino alla fine. Ma bisogna tornare a far punti, a correre: questi due passi falsi non ci volevano, dopo aver pareggiato a San Siro e vinto a Napoli non credevo che sarebbero arrivate queste sconfitte. Con l’Udinese nei primi 20′ minuti potevamo fare 3-4 gol, abbiamo fatto angoli, il 4-0 è eccessivo, ma serve più qualità offensiva. E’ una squadra che ha fatto vedere grandi cose e merita di rimanere dov’è”.

RIENTRI.I rientri dagli infortuni? La strategia è stata di recuperarli più in fretta possibile, sfruttando anche l’infrasettimanale. Se non rischi qualcosa ora, quando lo fai. Sapevamo di rischiare ma è stato solo per il bene della Fiorentina. Devono recuperare, hanno fatto fatica tutti. A livello mentale non esiste avere problemi, perché abbiamo 56 punti, li ho esortati anche oggi i ragazzi ad avere fiducia in quello che facciamo, non possiamo perderla. Anche a livello fisico siamo allenati da 10 mesi, chi può avere difficoltà è chi è rientrato da poco. Ma gli altri stanno bene. Queste partite ravvicinate non è facile gestirle, ma per tutti. Abbiamo avuto infortuni importanti, ma in 20 giorni, in 4 partite, dobbiamo dare il massimo e ottenere il più possibile con quelli che siamo e con quello che abbiamo fatto finora. A Salerno nel secondo tempo l’abbiamo consegnata noi la partita agli avversari”.

ANDATA COL MILAN. “Rispetto all’andata con il Milan ci sono state partite anche più belle. In quella partita ci fu una cosa fantastica, 5 tiri e 4 gol. Un cinismo che dovrebbero avere tutte le squadre. Nelle ultime partite abbiamo tirato 40 volte ma segnato solo un gol. Speriamo di avere più concretezza in queste ultime partite. All’andata quella vittoria fu fantastica”.

CORSA SCUDETTO.Quest’anno tutte le squadre hanno avuto problemi, anche quelle davanti e sta succedendo a noi. Il Milan è davanti ora e ha più possibilità di tutti di restare avanti. Sono partite difficili per tutte, ma con questi 2 punti di vantaggio forse hanno qualche chance in più per lo scudetto”.

CONDIZIONE.Per me quando si parla di aspetto fisico è solo per il rientro di giocatori che arrivano da infortuni, per me solo quello vuol dire essere in difficoltà fisica. Certo, quando ne hai tanti metti a rischio le prestazioni. Ma questo è dovuto al fatto di doverli recuperare, perché abbiamo bisogno di tutti. Gli altri stanno bene, fino a 8 giorni fa avevamo vinto con il Venezia, nel frattempo abbiamo tirato tante volte. Abbiamo subito gol quando non siamo stati bravi a leggere situazioni, dove gli altri sono maestri e ti possono far male. Ma la squadra ha ancora energie da spendere, non è quello il problema. Continuare a giocare così dev’essere un principio fondamentale. Non cambierei mai una prestazione in cui batti 14 angoli, se hai un pizzico di buona sorte 3-4 gol li fai. Non siamo stati bravi ed è stata una nostra mancanza”.

SENZA BOMBER. Il Milan ha continuato un discorso iniziato l’anno scorso, quando ha lottato per vincere il campionato. Vanno in gol con tanti uomini, è la qualità di una squadra non dipendere solo da un giocatore. Lo sta dimostrando il Milan, così come noi prima di queste tre partite perché siamo la squadra che porta più giocatori in gol. Certo, avere uno che fa 20-30 gol fa la differenza, ma se c’è un obiettivo da riempire è di mandare a segno più giocatori possibili. Ci stanno mancando i gol di qualche difensore su palla inattiva, di qualche mezzala perché andiamo in tanti in area, abbiamo trovato gol con il play, che ne ha fatti 5 in poche partite. Ma ora concentriamoci bene in queste partite, dobbiamo fare il massimo”.

CENTRAVANTI. “Quando si perdono le partite vengono a mancare i gol nel collettivo, ripeto: se abbiamo fatto 40 tiri nelle ultime due gare vuol dire che bisogna migliorare nella mira e nella concretezza, fa parte della qualità delle squadre e a livello individuale. Continuiamo a lavorare per questo. Piatek e Cabral da quando sono arrivati si sono messi a disposizione, ma ricordiamo che sono arrivati a gennaio da realtà diverse. A livello individuale poi i giocatori si devono prendere la responsabilità di fare grandi giocate, come Cabral a Napoli. Le partite si decidono poi anche così. A me bastano l’impegno, il sacrificio, dobbiamo continuare a rifornire e loro migliorare nella concretezza”.

AVVERSARI SEMPRE CHIUSI.Siamo andati a Salerno contro una squadra che dopo aver fatto gol ha provato a farci male in ripartenza, siamo stati perfetti, abbiamo coperto e hanno fatto gol solo per una nostra disattenzione. In tante ci aspettano e ripartono, ma è merito nostro, per quello che proponiamo, per il rispetto che hanno nei nostri confronti. Ma vogliamo questo, essere negli ultimi metri degli avversari. Come sbaglia un attaccante a volte sbaglia anche un difensore, ma in tante occasioni siamo stati bravi a non concedere. Abbiamo lavorato male dalla Juve, non mi sono piaciute quelle 3-4 ripartenze concesse, e contro l’Udinese. Bisogna essere bravi a conoscere gli avversari, ci lavoreremo, in questi 20 giorni, l’anno prossimo. Ma vogliamo giocare questo tipo di partite, perché se batti 14 corner, 11 punizioni laterali, ci siamo. Siamo nati e cresciuti così, e moriremo così”.

FASCE MILAN.Il Milan ha Theo Hernandez e Leao a sinistra, due tra i giocatori più esplosivi del campionato, possono far male a chiunque. Abbiamo preparato qualcosa in questi due giorni, dovremo essere bravi a non fargli sprigionare questa loro abilità. Cercheremo nell’uno contro uno e nel raddoppiare a limitarli. Due giocatori che mettono in difficoltà chiunque, due campioni. Dovremo essere bravi ad arginarli”.

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