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Ferrari: “Vanoli ha rabbia ed entusiasmo per vincere questa sfida. Mai pensato di dimettermi”
Il direttore generale della Fiorentina ha introdotto la conferenza stampa di presentazione di Paolo Vanoli come nuovo tecnico gigliato e Roberto Goretti promosso direttore sportivo
Conferenza stampa importante in casa Fiorentina. Le prime parole sono quelle di Alessandro Ferrari, il direttore generale introduce la presentazione di Paolo Vanoli e Roberto Goretti. “Siamo qui per la presentazione di mister Vanoli e di Roberto Goretti. Col nuovo allenatore ci siamo incontrati e parlati: ci ha trasmesso voglia, entusiasmo e rabbia nell’accettare questa sfida. E’ con noi da pochi giorni ma ci sta trasmettendo la voglia di fare bene le cose. Siamo molto contenti di lui”.
KEAN. “Se un giocatore viene convocato e sta in panchina di sicuro può stare nel gruppo. Poi sono situazioni di campo se si è confrontato con l’allenatore per entrare a Mainz. Non ho grandi risposte da dare nemmeno alle parole di Gattuso. Di sicuro è mancato a noi domenica contro il Genoa. Quando avremo aggiornamenti dal punto di vista medico li faremo sapere. Sta recuperando”.
PROGETTO. “Ci sono dei numeri, ci aspettavamo una stagione diversa e dobbiamo prenderne atto. Abbiamo un presidente forte e battagliero che ha speso quasi 500 milioni. Ha mostrato attenzione e ambizione. Grazie a lui abbiamo sempre aumentato gli sforzi su mercato e stipendi. Ora non siamo nelle condizioni di negoziare un ulteriore passo in avanti. Dobbiamo farlo noi. Saranno valutazioni che faremo con lui come facciamo tutti i giorni. Rocco non fa le cose tanto per fare ma per portare a casa qualcosa. Speriamo ancora di farlo quest’anno, ma la realtà ci obbliga a pensare a una partita alla volta”.
DIMISSIONI PRADÈ. “Daniele decide con la fine della scorsa stagione che il periodo a Firenze poteva essere arrivato in fondo. In questa nuova stagione voleva portare ottimi risultati, non ha fatto un giorno di vacanza. Con i tifosi qualcosa si era rotto. Aveva bisogno di staccare, provare situazioni nuove. Non voleva alimentare ulteriori polemiche e voleva dare una scossa ai ragazzi. Quando sei di fronte a queste situazioni c’è poco da fermare. Ci passavo le giornate insieme a lui, sono un veterano di questa società. E’ il mio ottavo campionato e ho visto situazioni ben più drammatiche e anche piacevoli. E’ giusto riconoscergli comunque tutto quello che ha fatto. Pioli? Quando arrivi a dieci partite e i punti rimangono quelli cerchi sempre la scintilla, cercando di trovare anche il momento migliore per chi deve subentrare”.
OBIETTIVI. “Abbiamo fatto una scelta con un mister e abbiamo speso dei soldi puntando ad alzare l’asticella. Poi c’è la realtà dei fatti. Potevamo fare diversamente, qualcuno ha dato meno di quello che credevamo. Oggi guardiamo in faccia la realtà, siamo ultimi. Pensiamo alla Juve, poi alla Conference e in seguito a una partita alla volta”.
DIMISSIONI. “Non ho mai pensato di dimettermi. Siamo reduci da una stagione con il record di punti dell’era Commisso e non solo negli ultimi anni. C’eravamo noi: il presidente, Daniele e io. Il presidente mi dà una mano, ho la sua fiducia. Mi sono preso delle responsabilità che sono da stimolo per fare meglio. Poi sarà il presidente eventualmente a decidere”.
