Oggi la Merkel potrebbe dare il via libera alla ripartenza del campionato tedesco. A quel punto anche la Serie A potrebbe seguire l’esempio
L’Italia tifa per la Germania. Perché riparta e perché indichi la via. Quella che porta una nazione a giocare a calcio anche in presenza del Coronavirus. La ripresa della Bundesliga sarebbe un segnale forte che i presidenti e gli amanti del pallone italiani oggi sperano si verifichi. Se il calcio si riattiverà in casa dei tedeschi, automaticamente inizierebbero a lievitare le chances di rinascita della Serie A, scrive Il Corriere dello Sport. Anche di questo argomento Spadafora parlerà oggi alle 15 quando alla Camera sarà protagonista del question time. Intanto lunedì notte a “Frontiere” su Rai 1, il ministro è stato più possibilista che in passato, forse perché “colpito” dalla bufera politica (continuata ieri…) nella quale è finito dopo l’incauto post su Facebook di domenica e le precedenti decisioni anti-pallone prese riguardo alla ripresa degli allenamenti individuali.
SPADAFORA. «Stiamo rispettando la road map: il 4 maggio sono ricominciate le sedute degli sport individuali e, su richiesta mia e delle regioni, questo protocollo è stato applicato anche ai singoli atleti delle squadre; dal 18 sarà possibile riprendere gli allenamenti di tutte le formazioni. La Figc sul protocollo ha fatto un buon lavoro, ma c’è comunque una serie di perplessità e sono necessari dei chiarimenti – ha detto il ministro -. Ho chiesto che la Federcalcio sia ascoltata, ma il Cts lavora a ritmi incessanti. Entro questa settimana il protocollo del calcio avrà comunque una soluzione. Volete sapere se il campionato riprenderà? Mi auguro di sì perché altrimenti sarebbe surreale per un ministro dello sport. Ovviamente deve avvenire in sicurezza, quando ci sono tutte le condizioni. I toni di questi giorni sono stati determinati da chi ci metteva pressione e ci spingeva a decidere subito la data di ripartenza. Non abbiamo gli elementi per decidere se a metà giugno sarà possibile riprendere il campionato. Io me lo auguro e lavoreremo perché ciò avvenga».
CRITICHE DAI 5 STELLE. Intanto altre critiche sono arrivate anche dal collega di partito, il deputato 5 Stelle Simone Valente, che ha detto: «Il calcio rappresenta un asset fondamentale del sistema Paese, a livello sportivo, economico e sociale. L’impegno delle istituzioni deve andare nella direzione di salvaguardare l’intero sistema, cercando di non far fallire neanche una società, senza ritenere antagonisti il movimento professionistico e quello dilettantistico. Demonizzare l’uno in favore dell’altro significa non aver conoscenza del settore o non esser onesti intellettualmente Soffiare sulla contrapposizione tra calcio e sport di base, tra chi nel Paese tifa calcio e chi non lo segue, ponendoli costantemente in conflitto, diventa solo un atto estremamente divisivo».
Di
Redazione LaViola.it