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Lirola, una freccia sulla fascia. Spavaldo e ‘ignorante’, come lo voleva Iachini

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Con Beppe lo spagnolo è rinato, dopo i tempi bui della prima parte con Montella. Tanta corsa, ma anche qualità e recuperi difensivi.

Nel primo tempo è stato provvidenziale in almeno due occasioni a salvare la porta viola con ottime diagonali, nella ripresa è stato invece devastante con i suoi strappi palla al piede. A vedere adesso Pol Lirola, sembra incredibile la metamorfosi rispetto a un paio di mesi fa. “Ci sono dei giocatori che sembrano i fratelli brutti di loro stessi”, disse Beppe Iachini a pochi giorni dal suo arrivo. “Lirola lo conosco bene, deve essere più ignorante”, aggiunse il tecnico. E in poco tempo è arrivata una vera trasformazione. Inserimenti negli spazi, dribbling tentati in velocità, conclusioni verso la porta. Tutto quello che era mancato nella prima parte di stagione con Montella.

RINATO. “Sì, ora è più ignorante”, ha confermato ieri Iachini. “Ora gioca meno spalle alla porta ma più sul passo, sul dai-e-vai, per attaccare la porta avversaria. Sapevo quello che poteva dare, avendolo già allenato, per me niente di nuovo, ma deve continuare a lavorare”. Diverse critiche nei primi mesi in viola, dopo un ottimo Europeo Under 21 e un investimento pesante da 12 milioni più cospicui bonus. Arrivato per sopperire ad una mancanza di terzini destri lunga ormai un paio di decenni, Lirola era rimasto spesso bloccato di testa e di gambe. Ma con Iachini è rinato. Così come altri giocatori, chiedere a Chiesa ad esempio.

CORSA E GRANDI CHIUSURE. Contro la Samp la solita corsa (10,3 km percorsi, il 3° viola dietro a Dalbert e Vlahovic), devastante negli spazi aperti del secondo tempo. Sua la palla per Chiesa, con ottimo movimento a portare via gli avversari, sul quinto gol viola. Ma anche ottimi (e decisivi) interventi in fase di copertura, con diagonali puntuali che fanno capire quanto lavoro ci sia dietro per gli esterni di Iachini. Non solo, perché a Marassi Lirola è stato anche il 2° giocatore in campo per numero di palloni giocati: ben 65.

RISCOSSA. Niente male per chi nei mesi scorsi aveva fatto storcere il naso a molti. Con l’inizio del 2020 le cose sono decisamente cambiate: il gol contro l’Atalanta in coppa, l’assist contro il Napoli e tanti spunti in fase propositiva. Un giocatore ritrovato, insomma. Un 22enne su cui la Fiorentina può poggiare il proprio futuro.

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