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Contro l’Inter la “sporca” Fiorentina ha poco da perdere ma il dovere di provarci. Turnover per entrambe, ma occhio alla lezione di fine settembre

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In Coppa Italia arriva un Inter piena di riserve ma pronta a fare entrare i propri campioni in caso di necessità. La Fiorentina umile di Prandelli non deve rinunciare a giocarsela

I tre punti conquistati contro il Cagliari sono una boccata d’ossigeno non indifferente per la Fiorentina. Non solo per la classifica, che resta complicata ma meno pericolosa, ma anche per il calendario. Grazie alla rete di Vlahovic, infatti, i viola possono guardare alla settimana con il doppio big match contro Inter e Napoli con più tranquillità, con l’atteggiamento di chi non ha nulla da perdere e tutto da guadagnare.

L’ORARIO IMPOSSIBILE. Oggi pomeriggio c’è infatti Fiorentina-Inter, match valido per gli ottavi di finale di Coppa Italia. Ormai è una consuetudine che gli orari di questa competizione spesso impediscano a tanti tifosi viola di guardare la partita della propria squadra. Succede anche stavolta, con un match piazzato alle 15 di un pomeriggio lavorativo pur di privilegiare il calcio spezzatino delle televisioni che odia le partite allo stesso orario. Sarebbe anche una partita di cartello, che vede fronteggiarsi due delle sette principali big del calcio italiano, ma tant’è. Un vero peccato che si continui a svilire in questo modo una competizione come la Coppa Italia, non lamentiamoci poi se gli ascolti sono sempre così bassi e l’interesse generale per la coppa scemi di anno in anno.

L’AVVERSARIO. L’Inter che arriva al Franchi non vive certo il miglior momento della propria stagione, visto il pareggio contro la Roma e soprattutto la sorprendente sconfitta contro la Sampdoria. Nonostante ciò, Conte, pur non rinunciando al suo 3-5-2, attuerà un forte turnover (sebbene gente come Eriksen, Sensi, Perisic e Sanchez giocherebbero titolari in quasi tutte le squadre di Serie A) in vista della sfida Scudetto con la Juventus in programma domenica sera.

IL TURNOVER E LE CERTEZZE. Occasione per la Fiorentina? Certo, ma non troppo. Anche Prandelli sarà infatti costretto a cambiare diverse pedine, visto il peso delle partite di campionato e il tour de force che la squadra sta affrontando con regolari partite ogni tre giorni. Sarà dunque occasione per i vari Terracciano, Borja Valero, Quarta e Kouame di mettersi in mostra contro un avversario di tutto rispetto. Attenzione alla possibile seconda consecutiva da titolare per Callejon: con Ribery ancora acciaccato, lo spagnolo potrebbe ritrovare la maglia nello stesso assetto tattico visto con il Cagliari. Lo spagnolo deve diventare un fattore nella seconda parte di campionato, come lo è diventato nel secondo tempo della sfida di domenica dopo una prima frazione anonima. Quando ha iniziato a tagliare continuamente verso la fascia, l’ex Napoli si è trasformato un vero grattacapo per i sardi. Può esserlo anche per gli uomini di Conte, a patto che la Fiorentina riesca ad essere propositiva in fase di possesso palla.

IL PRECEDENTE DAL QUALE IMPARARE. La recente sfida contro i nerazzurri ha insegnato qualcosa ai viola: in questo calcio di cinque sostituzioni le rose più forti contano ancor di più. In una delle migliori partite della Fiorentina 2020-21, gli allora uomini di Iachini si sono visti rimontare il vantaggio e perdere la partita proprio nel momento in cui Conte ha cambiato, mostrando l’abissale divario tra la panchina dell’Inter e quella della Fiorentina. Se la partita, come ci si augura, dovesse mettersi male per i nerazzurri, nel secondo tempo i viola dovranno essere pronti a iniziare un’altra sfida, con il probabile ingresso di tanti titolari nei minuti cruciali.

L’attenzione dovrà dunque essere massima dal 1’ al 90’. Oggi più che mai. La Fiorentina “sporca” (così l’ha definita il tecnico gigliato in conferenza stampa) del Prandelli-bis dovrà dimostrare ancora una volta grande compattezza e attenzione difensiva, pronta ad alzarsi a pressare collettivamente nei giusti momenti della partita e ripartire con decisione quando difenderà bassa, come in occasione del gol vittoria di Vlahovic contro il Cagliari. Soprattutto, dovrà confermarsi coriacea nei contrasti a centrocampo e nelle seconde palle, elementi fondamentali per indirizzare l’andamento di un match quando si affronta una squadra sulla carta più forte. Ci si augura, infine, che l’arrivo del presidente Commisso possa essere un ulteriore stimolo per il gruppo gigliato a tentare l’impresa contro i nerazzurri.

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