Focus

L’input di Palladino sulle basi, 24 milioni di ‘noleggi’ ma tanti dubbi su chi tenere e chi no

Published on

Tanti milioni spesi dalla Fiorentina per prestiti onerosi, altrettanti giocatori il cui futuro è ancora ad oggi tutto da decidere

L’Europa è ancora raggiungibile per la Fiorentina. In teoria. Perciò è giusto provarci fino all’ultimo secondo, come ha detto Palladino. Le percentuali che ciò accada, tuttavia, sono prossime allo zero. Tanto che molti dei pensieri sono già rivolti al futuro che verrà.

Tra le tante valutazioni da fare c’è la lunga lista dei giocatori su cui andranno prese delle decisioni. Il tecnico ha detto la sua, ribadendo come ci siano delle basi da cui poter ripartire per dare un minimo di continuità al percorso iniziato dodici mesi fa. Al netto di chi partirà, c’è una schiera di giocatori presi a ‘noleggio’ su cui la dirigenza della Fiorentina ha già speso tanti milioni seguendo una strategia finanziaria che, col senno del poi, non ha pagato granché.

Dai 3,2 milioni di euro spesi per Zaniolo agli 8 per Gudmundsson, passando per i 2,5 per Fagioli, 1,5 per Adli, 1,5 per Bove, 750mila euro per Gosens, 4 per Colpani, 1 per Folorunsho e 1 per Cataldi, infatti, la Fiorentina ha investito 24 milioni di euro solamente di prestiti onerosi (ingaggi esclusi). Di tutti questi solo Gosens, ad oggi, è certo di restare. Sugli altri ci sarà da decidere.

Probabile che la dirigenza gigliata tenti di rivedere al ribasso le cifre pattuite per molti di questi. Per il centrocampista ex Lazio ci vorrebbero 4 milioni di euro, per l’islandese 17, per l’ex Juve 13,5, per Adli 10,5, per Colpani 12, per Folorunsho 8 e per Zaniolo 15,5. Qualcuno è in bilico (Gud su tutti), altri vanno per il quasi certo no (Zaniolo, Adli e Colpani) e quasi certo sì (Cataldi).

Sarà, insomma, un’estate piena di scelte delicate per la Fiorentina. Da vedere anche quanto saranno seguite le linee dettate da Palladino. Il tecnico, infatti, non dovrebbe rientrare nelle ‘riflessioni’ da parte della società, come ribadito dal dg Ferrari. La rivoluzione effettuata la scorsa estate e a gennaio, con l’epurazione di quasi tutta la vecchia guardia e l’allestimento di una rosa quasi del tutto nuova, quest’anno è stata molto ‘influenzata’ dalle indicazioni di Palladino. Sarà così anche in estate? Anche sui riscatti? Domani, intanto, arriva da ex Vincenzo Italiano, le cui indicazioni nell’ultimo mercato invernale vissuto da tecnico della Fiorentina non vennero granché ascoltate o avallate (arrivarono Belotti e Faraoni, anziché esterni offensivi). Qualcuno potrebbe obiettare che, pochi mesi prima, Italiano avesse voluto con sé Nzola, scelta non proprio felice. Vero, sì, in parte. Detto ciò, non va dimenticato che gli investimenti fatti poi restano sul groppone dei club. Palladino non può recriminare niente nei confronti della Fiorentina, perché molte delle operazioni in entrata e uscita fatte quest’anno dalla squadra mercato sono state portate a termine seguendo i desiderata del tecnico. I risultati, però, non sono stati propriamente esaltanti.

Ecco perché sarà fondamentale mettersi ad un tavolo a fine stagione (tecnico, dirigenza e proprietà) e fare le più attente e condivise valutazioni/scelte. Ma soprattutto giuste.

32 Comments

Popular Posts

Exit mobile version