Se c’era qualche dubbio di formazione, l’infortunio di Vitor Hugo nell’amichevole di giovedì contro il Signa lo ha cancellato all’istante. Senza il brasiliano, Pioli deve sicuramente virare sulla difesa a quattro, con i due centrali che saranno Pezzella e Milenkovic. Sulle corsie esterne spazio a Biraghi e Laurini. Probabilmente il tecnico viola si sarebbe schierato così anche senza l’infortunio del centrale brasiliano, ma gli interpreti sarebbero stati diversi. Sulla destra ci sarebbe stato ballottaggio tra Laurini e Milenkovic, con Hugo a far coppia con Pezzella. Niente di tutto questo, dubbi spazzati via dal problema fisico dell’ex Palmeiras. Risalendo il campo, sulla linea mediana resiste ancora qualche piccolo dubbio su Badelj, reduce dal secondo tempo giocato contro il Signa in amichevole. Alla fine il croato dovrebbe farcela a scendere in campo dal primo minuto, con Benassi e Veretout ai suoi fianchi. La squalifica di Dabo costringe Badelj ad un sacrificio, ma regala a Pioli la possibilità di schierare il suo centrocampo titolare. In attacco non sono attese sorprese, Saponara agirà alle spalle di Chiesa e Simeone.
La rifinitura viola sarà concentrata sulle palle inattive, vero e proprio fattore per il Napoli, con Koulibaly che ha fatto malissimo pochi giorni fa anche alla Juventus. In casa Fiorentina preoccupa il fatto di aver perso centimetri. Perché Dabo e Vitor Hugo sono due elementi determinanti sui palloni aerei. Oltretutto, Laurini e Badelj che prenderanno il loro posto in campo, pagano tantissimo in termini di centimetri e fisicità. E’ chiaro che Pioli si riprenda volentieri l’intelligenza tattica e le geometrie di Badelj, ma nel calcio moderno le palle inattive rivestono un’importanza fondamentale.
La chiave della partita. Il Napoli ha tanti punti di forza, ma all’andata l’idea di Pioli di bloccare la fonte primaria di gioco (Jorginho con Thereau) funzionò alla grande. Ecco perché una cosa del genere potrebbe essere replicata domani al Franchi. L’uomo da circoletto rosso è Riccardo Saponara, chiamato ad un grandissimo lavoro in fase di non possesso, ed ovviamente chiamato a ribaltare il fronte per imbeccare Chiesa e Simeone. Partita complicatissima, quella che attende il trequartista di Forlì, tatticamente e fisicamente. Possibile una staffetta tra lui ed Eysseric (oggi capiremo meglio le condizioni di Thereau, comunque fuori da tanto tempo).
Di
Alessandro Latini