Castrovilli agli Europei può togliersi alcune soddisfazioni. Ossatura già presente, linee guida del mercato tracciate. Ora la Fiorentina deve passare all’azione
Sono giorni di attesa per il mercato della Fiorentina. Dopo l’annuncio di Gattuso, sono infatti state poste le linee guida: 4-3-3 o 4-2-3-1 come modulo, scelte condivise tra tecnico e dirigenza, quattro nuovi acquisti: due esterni d’attacco, un centrocampista e un difensore. Ciò non vuol dire che arriveranno quattro giocatori alla Fiorentina, ma che sono i quattro profili cardine individuati dalla società per quella che è attesa come una stagione di rilancio. Infine, si è completato il quadro societario con l’imminente arrivo di Burdisso, che completa la squadra mercato dei viola.
OLIVEIRA. Finora i viola sono stati molto attivi nella ricerca degli esterni (Guedes, Corona e non solo) e del centrocampista, individuato in Sergio Oliveira. L’intesa con il giocatore c’è, quella con il Porto non è insormontabile. Fumata bianca possibile, anche se bisogna fare attenzione all’incognita Europeo. Una variabile che storicamente rischia di allungare i tempi, visto che Oliveira è impegnato nella competizione con il suo Portogallo. Il ‘vantaggio’ è che il calciatore non parte tra i titolari, questo almeno sulla carta. Comunque sia, visto lo stato avanzato della trattativa, l’auspicio è che la Fiorentina riesca a chiudere per Oliveira entro martedì, data di esordio del Portogallo a Euro2020.
CHANCE CASTRO. A proposito di Europeo, chi sicuramente oggi si sveglia pieno di energie è Gaetano Castrovilli. Chiamato a sorpresa dal ct Mancini mentre era già in vacanza con la fidanzata a causa dell’infortunio di Pellegrini, il classe 1997 entra in punta di piedi in una Nazionale carica come poche volte, vista l’assenza dagli ultimi Mondiali e i risultati così così delle ultime grandi competizioni. Gaetano dovrà recuperare la condizione del resto del gruppo, ma se l’Italia avanzerà nel torneo Castro potrà avere qualche chance di rubare l’occhio al ct che inizialmente lo aveva escluso, forte (questo è innegabile) di un centrocampo di altissima qualità.
SU CHI SI RIPARTE. L’ossatura che arriverà dal mercato, ma anche quella già presente in rosa. Non sarà una rivoluzione quella di questa estate. Ormai è chiaro. Tra i titolari/prime riserve della precedente stagione, Dragowski, Martinez Quarta, Venuti, Igor, Amrabat, Bonaventura, Castrovilli e Vlahovic resteranno quasi certamente alla Fiorentina e saranno lo zoccolo duro dell’organico. Da valutare i giovani come ad esempio Ranieri, Sottil e Maleh, di rientro dai vari prestiti. Non scontata la permanenza di Pulgar e Kouame; ancor più difficili (chi più chi meno) le ormai note situazioni di Caceres, Pezzella, Milenkovic, Callejon e Ribery.
BIRAGHI RESTA? A questi si aggiungono Lirola, che rimarrà e sarà titolare salvo offerte superiori ai 12 milioni, e Biraghi. Quando Barone afferma che ‘Gattuso lo vuole sulla fascia’ alza di non poco le chance di rivederlo a Firenze anche il prossimo campionato (dalla società infatti fin qui sono arrivati input sulla ricerca di esterni alti, non bassi). Il terzino gigliato è stato beccato dalla tifoseria per praticamente l’intera stagione, tanto che Barone ha chiesto ai tifosi di ‘dargli più amore‘. Praticamente impossibile possa succedere quando la tifoseria viola si schiera così nettamente contro un giocatore (tra gli ultimi ricordiamo anche Tomovic, sebbene umanamente sia sempre stato ben voluto). Lo stesso Biraghi non ha certo aiutato a con una stagione insufficiente, oltre a dichiarazioni che in molti hanno trovato irritanti a fine campionato.
La scacchiera è pronta, le pedine iniziano a muoversi. Esaurita la fase preparativa, le trame del calciomercato della Fiorentina cominciano ad infittirsi. Senza troppa fretta, come suggerisce la pazienza più volte evocata da Barone. I viola non hanno l’esigenza di completare la rosa entro l’inizio del ritiro di Moena, anche se arrivarci con un paio di colpi già assestati gioverebbe non poco il lavoro di Gattuso. Ma il mercato è lungo, lo sappiamo bene. Quello che più conterà sarà valutare la squadra a disposizione del mister gigliato all’inizio della prima partita ufficiale del 2021-22.
Di
Marco Zanini