Tutto dipenderà dal prossimo Dpcm, ma le squadre potrebbero tornare ad allenarsi tra un paio di settimane. Spinge Lotito, la Fiorentina attende.
L’ultima capriola è di Claudio Lotito. Lui, che mai avrebbe immaginato di duellare con la Juve per lo scudetto, è il capofila dei Ritornisti (in campo), il più accalorato e inquieto. Lotito vorrebbe portare la squadra in ritiro a Formello già dalla prossima settimana, prendendo ogni precauzione medica, isolando i giocatori. Il disegno: portare le gambe dei suoi a regime nel caso si riparta. E non è un caso che le indiscrezioni sul prossimo Dpcm spingano tutte nella stessa direzione: se la curva-virus continuerà a calare, via libera agli allenamenti (con precauzioni al massimo) il 15-18 aprile con la prospettiva di ripartire il 23/24 maggio (porte chiuse). Poi c’è la Juve, che era in posizione neutrale fino alla felice conclusione del taglio-congelamento degli stipendi. Ora ai bianconeri non dispiacerebbe affatto tornare in campo, scrive il Qs-La Nazione.
VIOLA. All’opposizione dei Ritornisti ecco i Chiudisti, quelli che la chiuderebbero qui. E poi ci sono gli Attendisti, tra le cui fila ci sarebbero Cagliari, Fiorentina e Sassuolo. Il dibattito tra i due schieramenti più affollati è tra chi vuole giocare e chi invece pensa che – dando per scontato che un paio di cento milioni di danno ci sono a prescindere – farlo a estate inoltrata possa essere addirittura più dannoso. Andare oltre gli inizi di giugno, secondo qualche presidente, intaccherebbe la prossima stagione in modo irreparabile.
INTERESSI. Poi ci sono gli interessi di bottega. La Lazio, ma anche Napoli e la stessa Roma non solo per la corsa Champions: James Pallotta tratta la cessione del club e sa che meno si gioca e meno vale la Roma. Con loro, sarebbero per la ripartenza Verona e Parma. Il fronte dello stop è dettato da chi sa che, ad esempio, se venissero congelate le retrocessioni, sarebbe una manna dal cielo, come Brescia e Spal, fino a Samp, Genoa e Toro. Anche Inter e Milan, sarebbero per la fine dei giochi immediata. Così come l’Atalanta, simbolo di una città flagellata dal virus.
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Redazione LaViola.it