Elena Linari: “Sarei contenta se si restituisse al calcio il suo vero valore e si smettesse di dire che è solo una questione di soldi”
Parla così il difensore della Nazionale e dell’Atletico Elena Linari, fiorentina ed ex calciatrice della Fiorentina, al Corriere Dello Sport:
“Io sono una fanatica del calcio. Per me vedere una partita è svago e studio. Sarei contenta se si restituisse al calcio il suo vero valore e si smettesse di dire che è solo una questione di soldi. Il calcio è molto più dei soldi, è piacere per chi lo guarda e per chi lo gioca. È aggregazione. Questo per me è il senso del calcio. A porte chiuse? Sì, mi immagino tanta gente davanti al televisore…”
ALGARVE CUP. “Sono tornata a Madrid l’11 marzo, quando l’Italia è diventata zona rossa. È stato un dramma scegliere cosa fare, Spagna o Italia? Lavoro o famiglia? Tutte le compagne di Nazionale tornavano a casa e io? Dall’altra parte, perché ha prevalso il lavoro, non volevo né potevo mettermi contro la società. I miei stanno bene e questo conta. Ho chiamato l’Atletico, lì era tutto normale. La cosa assurda è che sono arrivata in Spagna e all’aeroporto c’era gente accalcata. Non bastava la Cina, né lo tsunami in Italia. Mi veniva da urlare ma lo capite o no che riguarda tutti?”
COSA MANCA. “Non poter stare con la famiglia. Io sono autonoma e indipendente, sto bene da sola, ma il contatto con la famiglia è importante. Non sapere neanche quando potrò vedere la mia ragazza, ecco… ho un po’ di tristezza più che paura. La tecnologia ci aiuta per fortuna, ma è un’altra cosa”.
TORNARE IN ITALIA. “Sì, ma non ora perché sento di non aver dato tutto all’estero. Ho bisogno di stare ancora fuori per far crescere la mia esperienza e la mia conoscenza”.
Di
Redazione LaViola.it