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Editoriali

L’importanza del rispetto dei contratti. Ma anche i ‘contro’ dell’andare alla battaglia. Cercasi via di mezzo che faccia il bene di tutti

La Fiorentina proverà a convincere Chiesa a rinnovare. E dalla prossima settimana partirà il mercato in entrata

Col ritorno in Italia di Pradé e della Fiorentina sta per partire, stavolta sul serio, il mercato in entrata. Lirola è vicinissimo. Sarà lui il primo rinforzo della nuova viola 2019-20 per andare a colmare la annosa lacuna del terzino destro. E andare ad investire una cifra vicina ai 15 milioni di euro, per un terzino, fa già capire quali siano le intenzioni della Fiorentina. Follie? No. Investimenti? Sì. In nome della crescita graduale per tornare in Europa. E’ questo l’obiettivo. De Paul è un pallino forte, e per Tonali verrà fatto un altro tentativo. Vlahovic ha convinto, e resterà. La priorità, al momento, è la costruzione del centrocampo.

Per arrivare in alto servirà il miglior Chiesa. La vicenda si è trascinata anche troppo per le lunghe. Il talento viola non si aspettava il pugno duro di Barone e Commisso. O almeno non così duro. Il rispetto dei contratti sembra cosa sacra per la nuova proprietà viola. Anche di più rispetto alla famiglia Della Valle, che proprio per il rispetto degli accordi spesso e volentieri è arrivata allo scontro. Con Jovetic, con Toni, con Prandelli, e anche con Montella. Ma alla fine, in molti casi, una soluzione è stata trovata. E quando si è trattato di calciatori importanti, come JoJo o Luca, le diplomazie hanno portato ad intese comuni che hanno fatto il bene di tutte le parti.

Toni andò infatti al Bayern, Jovetic al City. E la Fiorentina riuscì comunque fare ottime stagioni con i suoi due attaccanti trattenuti quasi con la forza, previo accordo per una futura cessione procrastinata di un anno. E la prossima settimana la dirigenza viola dovrebbe chiudere il capitolo una volta per tutte. Ok il pugno duro, ok il fatto che Chiesa non andrà via quest’anno. Ma allo stesso tempo Commisso e Barone sanno che per risalire la china e provare a tornare da subito in Europa serve il miglior Chiesa. E per questo, nonostante gli attriti americani, arriverà comunque un’offerta di rinnovo con aumento dell’ingaggio. Chiesa, babbo e figlio, potrebbe anche dire di no, nonostante si parli di una cifra che Commisso metterà sul piatto da oltre 3 milioni di euro netti. Ma a quel punto, il patron viola, non potrà certo dire di non aver fatto di tutto per tenersi il gioiello gigliato e aver provato a togliergli il mal di pancia. Poi se ne riparlerà tra un anno. Possibile che si arrivi a un gentlemen agreement in stile Jovetic-ADV o Toni-DDV. Ma in un anno tutto può succedere.

L’Europeo può essere un’altra arma in favore dei viola. Chiesa non può permettersi di non giocare. Punterà anche su questo la dirigenza viola. Ingaggio top, e la promessa di allestire attorno a lui, almeno per un anno, una squadra competitiva che possa lottare per le parti alte della classifica. E se la cosa del ‘almeno per un anno’ fa storcere il naso ai più, è giusto anche ricordare che proprio con Toni nell’anno del -15 per Calciopoli e con Jovetic nel primo anno di Montella la Fiorentina arrivò a sfiorare la Champions in entrambi i casi. E quando riparti da una salvezza risicata, e non puoi investire soldi a caso per non violare le regole del fair play, devi andare step by step.

Dragowski seguirà lo stesso iter di Chiesa. “Ha un contratto, e resta qua” ha detto Joe Barone in America. Cosa vera, ma Pradé medierà anche su questo aspetto per arrivare ad un compromesso che porti l’ingaggio del portiere polacco ad una cifra ragionevole, adeguata al ruolo di titolare della Fiorentina. Pradé lo sa benissimo che il successo si può raggiungere solo quando nello spogliatoio ci sono pochi mal di pancia. Impossibile toglierli tutti in un mondo che viaggia su logiche che forse sono sfuggite di mano. Ma già riportare un clima che sia il più sereno possibile può solo che far bene.

Agosto è ormai alle porte. E la Fiorentina un po’ in ritardo, effettivamente, lo è. Ma le preoccupazioni devono restare altrove. Adesso è il tempo dei fatti, dopo le parole. Il momento dei giudizi è ancora lontano.

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