Due gol in pochi giorni tra Nazionale e Fiorentina, in viola non segnava dal 24 ottobre. Ieri rete pesante: i complimenti di Commisso
Sarà anche vero che «due indizi non fanno una prova» ma per ora, alla Fiorentina, bastano (e avanzano) per sperare che nel finale di stagione Nico Gonzalez possa mettere il turbo. Ieri, dopo i segnali lanciati con la maglia dell’Argentina, «Speedy» ha lasciato un altro (fortissimo) timbro. Così scrive il Corriere Fiorentino.
LUNGA ASTINENZA. Un gol da centravanti vero, quello col quale ha schiantato l’Empoli. Il secondo, nel giro di una settimana, dopo quello segnato al Venezuela con la Nazionale albiceleste. Due reti da numero nove, più che da esterno. A Italiano certo non dispiacerà trovare un centravanti alternativo. Uno capace di segnare (anche) i gol sporchi. L’astinenza si era fatta preoccupante, oltre che dannosa. Nico non segnava addirittura dal 24 ottobre scorso. Da quel momento solo tentativi a vuoto. Talmente impreciso, da entrare nella top 5 (in negativo) di tutta la Serie A per tiri fatti senza segnare.
NON SOLO IL GOL. L’esultanza di ieri, piena di rabbia, 161 giorni dopo l’ultima volta, sa di liberazione. Anche Commisso ha voluto parlargli di persona per complimentarsi dopo la gara. Da un punto di vista numerico il piatto piange ancora. Anche ieri infatti Gonzalez ha avuto bisogno di 4 tiri per trovare un gol e in totale, in campionato, sono 3 le reti a fronte di 50 tentativi. Certo, nel conto va messo tutto il resto. E non è poco. Contro l’Empoli era stato lui a conquistarsi la punizione dalla quale è poi nato il gol e grazie alla quale, i viola, hanno potuto giocare praticamente tutto il secondo tempo in superiorità numerica.
Di
Redazione LaViola.it