L’attaccante uruguaiano ha parlato a El Pais: “Qui la mia carriera è cambiata. Ora con il virus sto a casa, agli italiani manca uscire e stare insieme”.
Jaime Baez, ex attaccante uruguaiano della Fiorentina ora al Cosenza, parla a El Pais della situazione Coronavirus in Italia: “Cerco di seguire un programma di allenamento, tutti i giorni lavoro alla stessa ora nel pomeriggio. Ho una grande terrazza nel mio appartamento, ho portato una bici per fare parte aerobica e ho pesi, elastici e altri oggetti per allenarmi. Il club ci ha fatto compilare un modulo per certificare allo stato che siamo qui per lavoro. Qui in Italia alla gente piace uscire, andare a prendere un caffè, mangiare, stare insieme. Ed è questo che manca di più. Ci sono molti controlli adesso per non far uscire le persone”.
CORONAVIRUS. “Al nord la situazione è impressionante, a Bergamo e a Brescia hanno dovuto chiudere cimiteri perché non c’era più posto. Sembra una guerra, ci sono molti malati ma negli ospedali non entrano più. In Uruguay la gente lo sta prendendo alla leggera come era stato qui, spero che non arrivi con la forza che si è avuta in Italia e che possa essere più controllato. Ma se non si prendono le misure necessarie è un virus che si diffonde molto rapidamente e facilmente”.
COSENZA. “Da quando sono arrivato al Cosenza la mia carriera è cambiata, qui mi hanno dato quell’importanza necessaria, mi fanno sentire parte di qualcosa. Quando ero in prestito non era così. Qui mi hanno dato l’opportunità di giocare e sono felice. Puntiamo alla salvezza, qui a Cosenza c’è un grande tifo. Qui per strada ti fanno sentire Messi. Anche se si può passare da un estremo all’altro se le cose vanno male”.

Di
Redazione LaViola.it