Focus sul giovane centrocampista viola reduce dall’esordio in Serie A contro l’Inter e dal gol con la Nazionale U20
Prosegue il momento magico di Lorenzo Amatucci. Prima la vittoria a luglio dell’Europeo U19 con gli azzurrini, poi il gol decisivo con la Nazionale U20 contro i pari-età della Repubblica Ceca, in mezzo l’esordio in Serie A con la maglia viola nella sconfitta contro l’Inter a San Siro.
“Nella sconfitta contro l’Inter, la nota più interessante è stata il debutto di un ragazzo di 18 anni: Lorenzo Amatucci. Aspettavamo da tempo il suo esordio. E’ stato un bel regalo”, le parole al miele del dt Burdisso, che testimoniano grande fiducia per il classe 2004.
Un elemento prezioso in quanto al tema della compilazione delle liste per il presente, ma anche per il futuro perché gioca in un ruolo delicato: quello di play davanti alla difesa, che in base alle caratteristiche può far cambiare lo stile di gioco di una squadra. Da questo punto di vista, la Fiorentina già negli scorsi anni aveva deciso di costruirselo in casa il regista con un contratto fino al 2025 con opzione per un’ulteriore stagione. Su intuizione di Angeloni e Aquilani, Amatucci ha infatti esordito da sottoetà in Primavera in una partita contro il Milan nel febbraio 2021. Quel giorno indossava la maglia numero 10 e aveva lasciato un’ottima impressione ai presenti al Bozzi.
Baricentro basso, 172 cm, buone geometrie e dinamismo, ma dotato anche di una discreta struttura fisica che ha migliorato col trascorrere dei mesi. Adesso, Amatucci è reduce da un’intera preseason agli ordini di Italiano, che lo aveva convocato anche nella scorsa stagione in diverse occasioni tra campionato e Conference.
Con Arthur e l’arrivo nelle ultime ore di mercato di Maxime Lopez, gli spazi per il giovane centrocampista di Subbiano si potrebbero ridurre. Da capire quindi se per Amatucci si prospetterà un percorso alla Bianco (protagonista di un buon avvio di stagione alla Reggiana), o se Italiano gli concederà qualche minuto in più rispetto a quelli concessi al classe 2002 nella passata stagione. Con una differenza però, che riguarda l’anagrafe: rispetto a Bianco, Amatucci potrà giocare con la Primavera di Galloppa in caso di poco spazio con i grandi.

Di
Mattia Zupo