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L’era Commisso a un passo. Tanto entusiasmo a Firenze, in attesa di scoprire come sarà la nuova Fiorentina a stelle e strisce

La Fiorentina si avvia verso l’era Commisso. Le ultime stagioni hanno segnato la piazza, e ora Firenze è entusiasta senza aver bisogno di conoscere il progetto che arriverà dall’America

Sembra davvero avvicinarsi a grandi passi il momento in cui la Fiorentina passerà ad una proprietà a stelle e strisce. I fatti di oggi ci dicono che al 95% il percorso dei Della Valle a Firenze si è esaurito. A giorni, salvo clamorosi retrofront dell’ultima ora (occorre sempre ribadirlo prima dell’ufficialità), inizierà quello di Rocco Commisso.

La notizia ha inevitabilmente generato grande entusiasmo nella piazza gigliata. Questo perché il rapporto tra Firenze e i Della Valle, dopo essersi inesorabilmente incrinato dopo quel famigerato gennaio 2016, si era deteriorato al punto che sarebbe stato difficile immaginare un futuro ancora insieme.

E così, ognuno per la sua strada e spazio ad una proprietà italo-americana. L’entusiasmo della piazza è comprensibile. Ed è un entusiasmo ‘a prescindere’, visto che ancora non si ha la minima idea di come verrà gestita la Fiorentina e di quanto Commisso avrà intenzione di investire nel suo nuovo progetto. D’altra parte, la novità porta sempre eccitazione. Inoltre, per comprendere le reazioni basta osservare il momento storico che ha attraversato la Fiorentina, con la salvezza conquistata (male) all’ultima giornata come ennesimo affronto di una stagione sciagurata.

Come sarà la Fiorentina del futuro? Ad oggi, voci e speculazioni sono davvero poco attendibili. Dovrà essere Commisso a spiegare il progetto che ha in mente per la Fiorentina che sta per nascere. L’unica cosa davvero certa è che della dirigenza attuale si salverà pochissimo. Forse Antognoni, di certo non Corvino, che alla prova dei risultati ha fallito su tutta la linea nella sua seconda esperienza a Firenze, seppur non di certo agevolato dalla politica di austerità dettata dalla proprietà e dal buco di bilancio trovatosi a dover ripianare. Lo stesso Montella non è più certo del suo posto in panchina.

Una volta reso noto il passaggio di proprietà, ci si augura che comunicazioni a stampa e tifosi, nomine dirigenziali e sportive e pianificazioni per il futuro a medio-lungo termine vengano annunciati al più presto. Questo perché la Fiorentina è inevitabilmente già in ritardo sul mercato. Un mercato che per forza di cose la vedrà protagonista, sia in entrata che in uscita.

Se i giornali bombardano ogni giorno con notizie su Chiesa sballottato tra Juve e Inter; se i procuratori, visto il momento che sta vivendo la Fiorentina, si permettono di svendere giocatori ancora regolarmente sotto contratto; se a breve occorre decidere su come muoversi per i riscatti dei prestiti (ad esempio, Edimilson è già partito direzione Bundesliga, ma c’è da prendere una decisione su Muriel) è chiaro che per i futuri uomini di mercato gigliati il lavoro sarà tutt’altro che facile.

L’entusiasmo della piazza però adesso è vivo e vibrante. Il patrimonio personale del probabilissimo futuro proprietario della Fiorentina fa venire l’acquolina in bocca. Adesso aspettiamo con ansia i fatti. La speranza è che i tifosi possano tornare a sognare, tornare a innamorarsi delle gesta della Fiorentina.

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