Rassegna Stampa
Leo Fabbri, altro gran risultato al Golden Gala: “Pareva di essere sotto la Fiesole…”
Tifosissimo della Fiorentina, sarà in gara anche alle Olimpiadi di Tokyo con ottime prospettive. Ieri al Ridolfi il format lo ha relegato al terzo posto
Casa-pedana sono sette chilometri, in auto una dozzina di minuti. Casa è a Bagno a Ripoli, la pedana è al Ridolfi. Leonardo Fabbri, fiorentino doc, fa atletica da quando aveva sei anni e quel tragitto da una vita. Mai, però, lo aveva compiuto per lanciare il suo peso in una tappa di Diamond League. Nemmeno in altra gara internazionale. Il Golden Gala, con l’Olimpico di Roma occupato dagli Europei di calcio, va in scena in Toscana e per Leo l’occasione non può che essere speciale, scrive stamani La Gazzetta dello Sport.
Come per mamma Maria Chiara, papà Fabio, ex sprinter da 10”9 sui 100, la sorella Aurora, il fratello Daniele, la fidanzata Giulia (Chenet), giavellottista che ora insegue l’Olimpiade col bob: quando si dice giocare in casa… L’aviere, lo scorso anno, con un eclatante 21.99, è stato secondo al mondo. Ma in questa stagione, in gennaio fermato da una pesante infezione da Covid contratta mentre si trovava in raduno in Sudafrica, è rimasto lontano da quella misura. Il meglio? Un 20.77, centrato con il secondo posto agli Europei a squadre di Chorzow una dozzina di giorni fa.
Fino all’appuntamento del Ridolfi, a due passi dal Comunale, lo stadio della sua Fiorentina. Leo, seguito in tribuna da coach Paolo Dal Soglio, colui al quale si deve l’enorme salto di qualità delle ultime stagioni, è il primo nell’ordine di lancio. E spara subito lontano: a 20.97. Il capolavoro arriva al secondo tentativo: la carica è enorme, la rotazione perfetta. Ed ecco un 21.71 che, ottava prestazione mondiale 2021, fa sognare. L’azzurro, con anche un 21.09, conduce fino al quinto lancio. All’ultimo, ormai scarico, non va oltre 19.82. Il neozelandese Walsh e il serbo Sinancevic, con 21.47 e 20.93 e tanti ringraziamenti a chi continua ad avvallare questo format, lo sorpassano. «Ho dato tutto – sorride – sono felice, è stato il mio giorno. Ma se trovo chi ha inventato la formula…».
Il Corriere Fiorentino riporta anche alcune sue brevissime dichiarazioni: «Mi sembrava di essere al Franchi con la curva Fiesole a fare il tifo per me». Sugli spalti erano ammessi 1.000 spettatori.