Due ipotesi per portare a termine la stagione 2019/2020: si può finire a metà agosto. La Serie A ripartirebbe a inizio giugno.
Due ipotesi distinte per ripartire: un calendario parallelo, con le gare di campionato e quelle delle coppe europee che si alternano come succede da sempre e come succedeva anche prima del coronavirus, e un calendario a blocchi, con tutte le giornate dei vari tornei nazionali prima e le coppe europee giocate in un secondo momento, da agosto in poi. Uefa, Eca, Leghe Europee e Federazioni lavorano per arrivare al termine della stagione 2019-20 assegnando sul campo tutti i trofei, anche le coppe nazionali. La data in cui si ripartirà non è ancora stata fissata (non prima di inizio giugno a meno di un miracolo), ma la cornice dentro la quale ci si muoverà sì, scrive Il Corriere dello Sport.
CALENDARIO PARALLELO. E’ il modello pre coronavirus (nei week end i campionati, Champions ed Europea League infrasettimanali), ma con qualche aggiustamento. A inizio giugno (la data può essere il 31 maggio come il 3 giugno) riprenderebbero i tornei nazionali che giocherebbero ogni 3 giorni fino alla quarta settimana di giugno quando riprenderebbero la Champions (martedì 23 e mercoledì 24) e l’Europa League (giovedì 25). Da lì in poi ci sarebbe la classica “alternanza”, fino a quando i tornei nazionali non finiranno. E’ possibile che la Serie A riparta una settimana prima rispetto per esempio alla Liga. L’obiettivo è finire entro domenica 2 agosto perché il giorno dopo, lunedì 3 agosto, le varie Federazioni dovranno comunicare alla Uefa i nomi delle formazioni che la prossima stagione parteciperanno alle coppe europee. A meno di un nuovo rinvio della scadenza…
La Serie A potrebbe così concludersi nella settimana dal 19 al 26 luglio a seconda di quando sarà giocata la finale di Coppa Italia, poi ci sarebbero le vacanze. Diciamo 1-2 settimane. Non di più. Capitolo coppe europee: il 23, 24 e 25 giugno si giocherebbero gli ottavi di finale. Tutti. Un’unica “correzione”: Inter-Getafe e Siviglia-Roma con ogni probabilità verranno giocate in gara secca e in campo neutro perché sono gli unici due accoppiamenti nei quali l’andata non è andata in scena. Dai quarti in poi invece avanti con gare di andata e ritorno, come da tradizione (i broadcast sarebbero felici, idem le casse della Uefa…), per arrivare alla finale di Europa League il 5 agosto a Danzica e a quella di Champions League l’8 agosto a Istanbul.
CALENDARIO A BLOCCHI. E’ il modello che verrà utilizzato di sicuro se la partenza dei campionati dovesse slittare alla metà di giugno: verrebbero giocati tutti i tornei nazionali e poi le coppe europee. I vari campionati si concluderebbero entro domenica 2 agosto e da lì in poi via alla Champions, che celebrerebbe la sua finale sabato 22 a Istanbul, e all’Europa League, ultimo atto il 19 a Danzica. Anche in questo caso gli ottavi sarebbero “ridotti” (ovvero sempre un solo match in campo neutro per Inter-Getafe e Siviglia-Roma), ma quarti e semifinali con gara doppia. Questo format dei due è il più flessibile perché, se l’epidemia desse tregua solo nella terza settimana di giugno o all’inizio della quarta, si potrebbe dare un taglio introducendo Final Eight o Final Four.
