Ieri Claudio Lotito non si è nemmeno presentato al quarto piano di via Rosellini. Lui, candidato unico a voce per la presidenza della Lega Serie B, ha preferito restare nei paraggi. Del resto, i lavori dell’assemblea elettiva non si sono nemmeno aperti per mancanza del quorum. Solo 10 società hanno presenziato (Brescia, Carpi, Cesena, Entella, Novara, Perugia, Salernitana, Verona e Vicenza) mentre Andrea Corradino, vicepresidente dello Spezia, era presente nella veste istituzionale di reggente dell’assemblea. Visto che per iniziare i lavori sarebbero stati necessari 15 votanti (vietate le deleghe), l’incontro è durato mezzora circa. Giusto per dirsi che la Lega B si merita qualche giorno per stendere un programma ad ampio respiro e trovare un candidato il più condiviso possibile.
Il Consiglio che si riunirà entro 10-15 giorni indirà la prossima assemblea elettiva che dovrebbe tenersi a questo punto dopo Pasqua. Il primo passo che le società – tutte insieme – dovrebbero intraprendere potrebbe essere la scelta di tre saggi in stile Confindustria, da pescare all’interno della Lega, per stringere i tempi di lavoro. Nel frattempo saranno le diplomazie a sciogliere i nodi. Ieri, c’è stato un piccolo antipasto con Carpi, Verona, Perugia, Entella, Vicenza e Brescia a pranzo insieme in un ristorante milanese. Avranno preso atto che la candidatura di Lotito, se non abortita, ha subito un durissimo colpo. Perché non ha coinvolto il numero minimo di votanti, perché avrebbe registrato una frenata in alcuni sodali (Cesena, Entella e Novara) e perché chi si pensava stesse al suo fianco come Avellino e Bari non si è presentato. Si tratta del successo – parziale o definitivo lo dirà il tempo – di una diplomazia trasversale che sta lavorando da giorni. Diplomazia che in parte vorrebbe un ritorno di Abodi, il quale comunque ora preferisce restare spettatore, e che in parte punterebbe su un Mister X da buttare nella mischia al momento giusto. Quasi certamente, non è più la partita di Lotito, al quale, ormai, non resta che provare a destabilizzare il nascente Consiglio federale, impresa cui si starebbe dedicando nelle ultime ore.
Lunedì a Coverciano per la B ci saranno Corradino e il d.g. Bedin. Primo passo per rimettere ordine a una Lega spaccata, a cui serve una presa di coscienza dell’area moderata per trovare l’equilibrio auspicato. Ieri ha parlato il presidente del Coni Malagò: «Ho preso atto. Il Coni non deve avere rapporti con la Lega ma con la Figc che mi sembra abbia dato un termine giusto per tirare le considerazioni. Lotito? Non abbiamo interferenze dirette».
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Redazione LaViola.it