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Lecce, Corvino: “Voglio riportare il club dove l’avevo lasciato. Liverani mi piace, ma…”

Corvino, Sticchi Damiani - Lecce

Le dichiarazioni dell’ex direttore generale viola nella conferenza stampa di presentazione con il club giallorosso

Il neo ds del Lecce, Pantaleo Corvino, ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni riportate da calciolecce.it: 

EMOZIONE. “L’emozione è tanta, e chi mi conosce lo sa che non uso retorica di circostanza. Non mi aspettavo un’accoglienza così calorosa da parte del club, sia per le belle parole espresse che per le tante presenze a questa presentazione. Per me è un grandissimo orgoglio essere qui”.

PASSATO. “Non sono qui per godere di quanto fatto in passato, siano essi grandi risultati o anche errori commessi. A me non piace essere giudicato per quello che ho fatto, mi interessa lavorare il presente e programmare il futuro. Adesso mi concentro esclusivamente su questo progetto, di cui sono felicissimo di essere protagonista”.

SERIE B. “Tutte le scelte che ho operato nella mia vita sono state scelte di cuore, scelte che mi rendevano soddisfatto e realtà in cui credevo. Ecco perché non mi pesa certo essere sceso di categoria per lavorare. La vera ragione non la nascondo, è il legame con una terra che non ho certo dimenticato negli anni lontani da Lecce. Ecco perché rifiutare una proposta del genere era difficile, al contrario di rifiutare altre opportunità. Certo, quando arrivi a portare in Champions League club con un budget certamente non da quei livelli, sono in tanti a farsi avanti negli anni. Ma la componente del cuore, in passato come oggi, l’ha fatta da padrona”.

OBIETTIVI. “Mi interessano la programmazione, le scelte tecniche, le idee chiare. Sono pronto a caricarmi addosso un certo tipo di responsabilità, seguendo a 360° le attività di prima squadra e settore giovanile, dando il mio contributo a fare il massimo. Questo è il mio obiettivo. Con una particolare attenzione, per vocazione, ai giovani, perché creare risorse è un aspetto importantissimo del mio lavoro. Non voglio lavorare con la fretta, ma voglio lasciare un Lecce, quando sarà concluso il mio ciclo e la mia carriera, come e dove l’ho lasciato l’altra volta. Questa società vuole diventare, nel suo piccolo, una macchina perfetta, e noi ci proveremo”.

LIVERANI. “Mi sono subito sentito con lui, mi piace tantissimo come tecnico e lui si è mostrato disponibile ed aperto nei confronti del nuovo progetto tecnico. Ci siamo confrontati su pregi e difetti di entrambi, della squadra. Perché solo così si può costruire il futuro partendo da basi solide. L’allenatore deve godere di piena fiducia. Ne abbiamo parlato a distanza, perché per lui è giusto staccasse dopo tanti mesi passati a tutta. Seguirà a breve un confronto faccia a faccia, è necessario per fare le cose per bene. L’allenatore è una base importantissima sulla quali costruire una squadra che possa essere solidissima realtà”.

PATRIMONIO TECNICO. “Molti si attendono che quando arriva un nuovo responsabile dell’area tecnica faccia rivoluzioni immediate, ma a me non piace fare così. Voglio arrivare, toccare con mano e solo dopo fare le mie valutazioni. Certo, avrò tanto lavoro da fare perché ci sono una decina di giocatori, quasi tutti titolari l’anno scorso, che sono andati via in quanto prestati. Ma anche tanti elementi da cui si può dare il via ad un nuovo ciclo”.

CREARE RISORSE. “Tutti vogliamo che il Lecce non sia una società satellite, di passaggio, ma che torni ad essere quella realtà in grado di produrre elementi per sé, dunque di patrimonializzare. E questo è il nostro obiettivo primario, per queste mie caratteristiche la società mi ha scelto e questa è la strada che voglio percorrere. Elementi giovani, di proprietà in grado di garantire un futuro a lungo termine a certi livelli al club salentino. Sono questi che andremo a cercare nel corso degli anni”.

ROSA ATTUALE. “Conosco bene il parco giocatori del Lecce, e so chi serve, quegli elementi attorno ai quali si può portare avanti un progetto. In tanti sono richiesti da club di categoria superiore. Io tendo a conservare, valorizzare e lanciare i calciatori di maggiore caratura, non è mio interesse darli via con disinvoltura. I matrimoni, però, si fanno in due e nessuno, come detto anche dal presidente, rimarrà al Lecce controvoglia“.

 

 

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