Le donne hanno vinto tutto negli ultimi anni, i giovani hanno raccolto successi. Ma in 16 anni di Della Valle nessun titolo per la prima squadra maschile.
Chissà, prima o poi magari toccherà anche alla Fiorentina più conosciuta e amata (sia detto col massimo rispetto per le “altre”) col marchio Della Valle. Quella che esiste e fa vibrare i cuori viola da quasi un secolo, quella che in 16 anni di gestione della famiglia marchigiana non è ancora stata in grado di mettere un trofeo in bacheca, a differenza di quanto sono riuscite a fare la Fiorentina dei giovani e la Fiorentina Women’s. Le “altre”, appunto. Così scrive Il Corriere dello Sport – Stadio. Ci sperano i tifosi, ci credono i dirigenti, ci prova Pioli con i suoi calciatori esprimendo un senso di appartenenza non facilmente riscontrabile altrove, là dove non ci sono riusciti Prandelli e Mihajlovic, Montella e Paulo Sousa.
TITOLI. Ci sono stati scudetto (Allievi 2008-09), Coppa Italia (Primavera 2010-11) e Supercoppa (Primavera 2011) prodotti dal settore giovanile, ci sono stati scudetto e Coppa Italia conquistati dalle donne (entrambi nel 2016-17, con bis in Coppa l’anno a seguire), a cui si è aggiunta fresca fresca fa la Supercoppa, ed è stata proprio la vittoria ottenuta dalla squadra di Cincotta contro la Juventus ad arricchire sì il palmares, ma anche a ricordare che la bacheca di cui sopra non vede nuovi ingressi targati Fiorentina “uomini” dal 2001 con la Coppa Italia portata a casa nella doppia finale con il Parma. Un anno e spiccioli prima del fallimento.
TROFEO CERCASI. La Fiorentina c’ha provato, andandoci vicina soprattutto in un’occasione, ma vicino nel calcio come in molti altri settori della vita non conta. Vanno ricordate la semifinale 2007-2008 di Coppa Uefa contro i Rangers Glasgow che ancora grida vendetta e quella di Europa League 2014-15 con il Siviglia e allora niente ci fu da dire per la manifesta superiorità di Bacca e compagni (3-0 là, 2-0 qui). Mettiamoci dentro anche la semifinale di Coppa Italia 2009-10 contro l’Inter e la semifinale “dolorosa” contro la Juventus nel 2014-15, ma il grande rimpianto è la sconfitta contro il Napoli (2013-14) nella notte surreale dell’Olimpico susseguente ai drammatici fatti del ferimento mortale di Ciro Esposito.