Buona la prima uscita per il nuovo tridente pesante viola contro la Primavera. Sarà probabilmente riprovato nelle prossime amichevoli
“C’è l’idea di far giocare insieme Gudmundsson, Kean e Dzeko, dipende da loro, ma più qualità
abbiamo e più speriamo di poter vincere”, così aveva parlato Stefano Pioli durante la conferenza stampa di presentazione. Un’idea che si è concretizzata già dalla prima amichevole, con i tre tenori che, nel test di domenica sera contro la Primavera, sono stati impiegati tutti insieme fin dal primo minuto, suscitando curiosità ma anche apprezzamento per una squadra da subito offensiva. Così scrive l’edizione odierna di Repubblica.
PRIMA USCITA. Il modulo di partenza era un 3-4-1-2 in cui Gudmundsson agiva qualche metro dietro a Dzeko e Kean, ma a ben guardare non c’è mai stato un momento in cui tre sono rimasti fermi nelle loro posizioni, marcabili, intuibili come movimento: Gud si è abbassato spesso, facendo a tratti quasi il play davanti alla difesa o la mezzala, Dzeko si è visto anche in porzioni di campo insospettabili, come sugli esterni, o ha stazionato sulla trequarti, Kean è stato invece utilizzato principalmente da finalizzatore o per aprire, attraverso le sponde, spazi per gli inserimenti da dietro dei centrocampisti compresi. Un’insieme di movimenti che ha dato spazio sul tabellino dei marcatori a Kean e Dzeko, lasciando la sensazione che il tridente offensivo possa essere una strada su cui impostare una stagione e non solo un piccolo esperimento.
ACCORGIMENTI. La cornice resta quella del calcio di luglio, con le partite che contano ancora ben distanti. L’idea, però, nonostante sembrasse il potenziale punto di approdo di un percorso di gestazione tecnico-tattica più lungo e il frutto di mesi di lavoro, è sbocciata fin dall’inizio. Certo, quando arriveranno test più probanti non sarà facile reggere tutta questa qualità offensiva, e a centrocampo servirà almeno un innesto che porti quei muscoli in grado di garantire sostegno e copertura quando ci sarà anche da difendersi. La linea di una squadra propositiva è però un punto fermo per Pioli ed è già scattata dal primo giorno utile.
PROSSIMI TEST. Già dalle prossime amichevoli, prima con la Carrarese e soprattutto poi nella tournée in Inghilterra in cui i viola affronteranno Manchester United, Nottingham Forest e Leicester, oltre ai movimenti offensivi, Pioli chiederà ai tre anche uno sforzo in più in fase difensiva, che si sostanzierà in una pressione immediata sui portatori di palla avversari, in un lavoro a uomo — in particolare per Gudmundsson o Dzeko sui centrocampisti avversari — e in tanta predisposizione al sacrificio, un’arma altrettanto necessaria per produrre benefici in zona gol.
Di
Redazione LaViola.it