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Le prime certezze e una strada verso la ‘tranquillità’. Mercato ancora concentrato sulle uscite. Ora la Coppa, per sognare qualcosa di ‘diverso’
Prandelli ripagato da Vlahovic, Dragowski guida il riscatto della difesa. Tanto lavoro da fare e difficoltà davanti, ma c’è una base da cui partire
Timidi barlumi di continuità. Di atteggiamento, quanto meno. La Fiorentina con la vittoria d’oro contro il Cagliari si allontana dalla zona ‘caldissima’ di classifica, e con 9 punti nelle ultime 6 partite può dire di aver intrapreso la strada giusta. Certo, niente di troppo entusiasmante, anche perché il percorso verso qualcosa di ‘bello’ pare piuttosto lungo, ma magari dall’1-0 contro i sardi può partire una nuova stagione. Vietato mollare ora certo, sarebbe un ‘delitto’, ma il +6 su Torino e Parma terz’ultime e le 8 squadre messe dietro in classifica danno un po’ di respiro dopo settimane parecchio complicate.
PRIME CERTEZZE. C’è insomma qualcosa su cui lavorare. E delle certezze a cui Prandelli può aggrapparsi. Intanto la tenuta difensiva. La Fiorentina è stata tutt’altro che perfetta dietro anche contro il Cagliari, dal rigore parato da Dragowski (fallo di Igor arrivato comunque con la squadra momentaneamente in 10 per l’infortunio di Pezzella) alla respinta del polacco su Marin, fino all’errore di Simeone in pallonetto. Ma i viola possono registrare i soli 4 gol subiti nelle ultime 6 gare (con tre volte la porta inviolata). Un dato non casuale, visto che da quella partita con il Sassuolo (6 turni fa, appunto) la Fiorentina è tornata alla difesa a 3 (anzi a 5), ritrovando solidità e sicurezze.
ATTEGGIAMENTO GIUSTO. E poi l’atteggiamento. Ancora una volta quello giusto, dopo aver visto da (molto) vicino il baratro della zona-B. Per la qualità, invece, ripassare in avanti. Le ‘solite’ difficoltà, anche se qualche trama più interessante si è vista. Specie nella ripresa, quando le squadre si sono allungate. Con Callejon che ha alzato il tasso tecnico, pur con le assenze (ancor più pesanti da questo punto di vista) di Ribery e Castrovilli. Lo spagnolo, dopo mesi complicati, ha finalmente lasciato il segno. Perfetta la palla per Vlahovic per il gol partita, puntuale la zampata di Dusan che ha segnato il 5° gol nelle ultime sei partite. Le sei gare per svoltare la stagione.
ORA LA COPPA. Ora c’è la Coppa Italia, di nuovo al Franchi. L’Inter appare avversaria proibitiva, e probabilmente lo è. Anche se la Fiorentina non vuole partire battuta. C’è un gruppo che ha voglia di lottare e finalmente di stupire. Per sognare qualcosa di ‘diverso’ in una stagione fin qui complicata. Conte dovrebbe far rifiatare diversi titolari per puntare sul campionato (domenica sfida la Juve), Prandelli deve esser bravo a sfruttare qualche incertezza dei nerazzurri. Cesare nelle ultime settimane ha puntato sul gruppo. Uno zoccolo duro a cui sta dando fiducia, con la squadra che in campo sta finalmente lottando. Aspetto che in qualche partita era mancato. Tecnico e direttore sportivo stanno battendo spesso il concetto degli ‘scontenti’, che probabilmente stavano condizionando non poco il lavoro quotidiano.
‘SCONTENTI’. Cutrone, Saponara e Lirola sono già partiti, Duncan lo farà a breve. Probabilmente anche Montiel ed Eysseric. Mentre su Kouame ci sono diverse riflessioni in corso. L’agente ha avuto un nuovo aggiornamento di mercato con i dirigenti viola, ma la Fiorentina ora è intenzionata a non cederlo. Anche per mancanza di vere alternative. Prandelli ha ribadito che l’ivoriano e Vlahovic, almeno dall’inizio, difficilmente possono coesistere. Ma numericamente, anche per via della partenza di Cutrone, adesso Kouame serve. Nella speranza che possa trovare magari anche qualche guizzo sul campo. Che fin qui non si è praticamente mai visto, al di là del minutaggio risicato.
IN ATTESA. In ogni caso questa prima fase del mercato viola è ancora concentrata sulle partenze. Chi si aspettava subito rinforzi, insomma, è rimasto deluso. E probabilmente rimarrà tale ancora per qualche giorno. Cutrone è partito ma almeno per il momento non è arrivato nessuno, e nel caso la Fiorentina punta ad un giocatore che non metta in ombra Vlahovic (non un Milik insomma, mentre anche Caicedo pare sempre più lontano). A destra è partito Lirola (al Marsiglia in prestito con diritto di riscatto a circa 11,5 milioni), l’ultima pista porta a Conti in uscita dal Milan (oltre a Malcuit del Napoli), ma con Caceres e Venuti non ci sarebbe da stupirsi se si rimanesse così. Mentre a centrocampo c’è da capire come evolveranno le situazioni di Duncan (sempre più lontano) e Pulgar. “Non voglio scambi tra giocatori scontenti. Se andremo sul mercato lo faremo su certe posizioni ma non abbiamo fretta“, ha detto Prandelli post Cagliari. Lo sfoltimento della rosa è in corso, per gli acquisti si può aspettare. Questo il messaggio. Anche se la volontà è di inserire almeno un giocatore di qualità sulla trequarti. Un giocatore in alternativa a Ribery, che sappia saltare l’uomo. Chissà. Per ora testa al campo. E all’Inter. Ottavi di Coppa (probabilmente senza Ribery e Pezzella) per aprirsi una via di felicità. Illusione o speranza?