Un pareggio, un punto, contro la più forte Roma che per la Fiorentina, ripresa nel finale, brucia molto
Il pareggio con la Roma brucia per la Fiorentina. Primo perché ripresa solo a pochi minuti dal fischio finale, e poi perché dopo un brutto primo tempo i viola hanno giocato un buon secondo tempo, arrivando a creare più volte la possibilità del raddoppio. Il tutto, purtroppo ancora una volta, senza l’apporto dei propri attaccanti, eccezion fatta per Chiesa. Il numero 25 viola ancora una volta è stato il miglior giocatore, il trascinatore, della Fiorentina.
La squadra di Pioli a larghi tratti ha mostrato ancora problemi di gioco e di manovra. Con soluzioni tattiche spesso figlie di azioni personali. Quattro delle ultime cinque reti della Fiorentina in Serie A sono state segnate su sviluppi di palla inattiva, tre delle quali su quali su calcio di rigore da Jordan Veretout. Simeone ha conquistato il calcio di rigore ma poi ha sbagliato tutto quello che c’era da sbagliare: dai movimenti ai tiri in porta.
Un punto che comunque mantiene la Fiorentina nella zona Europa ma serve cambiare passo, serve tornare a vincere, se veramente si vorrà lottare fino alla fine per un piazzamento.
LAFONT: FOTO 5,5. Alcune uscite e interventi non precisi e rischiosi. Sbaglia l’uscita sul gol di Florenzi. Nel finale di riscatta con una bella parata in calcio d’angolo su tiro da fuori area di Dzeko.
MILENKOVIC: VOTO 6. Dalla sua parte scende spesso Kolarov che lo impegna molto, soprattutto nel breve e sullo scatto. Meglio nel secondo tempo.
PEZZELLA: VOTO 6,5. Due lanci dalla difesa nella prima parte di gara e altrettanti errori. Cerca di limitare Dzeko e ci riesce. Nel secondo tempo evita di testa il colpo a rete dell’attaccante giallorosso dentro l’area piccola.
VITOR HUGO: VOTO 6,5. Contro l’attacco della Roma fatica a carburare ma poi riesce a trovare le misure giuste. Alcune buone uscite in anticipo.
BIRAGHI: VOTO 5,5. Contro Under va in continua difficoltà. Non contiene Dzeko sul limite dell’area e i viola rischiano molto. Ha perso lo smalto d’inizio stagione.
BENASSI: VOTO 6. Soprattutto lavoro difensivo ma non riesce a recuperare palloni. Quando c’è da mettere la gamba, però, non si tira indietro.
DABO: VOTO SV Entra al 28’st al posto di Benassi.
VERETOUT: VOTO 6,5. Freddo quando deve realizzare il calcio di rigore, ma giornata molto difficile in mezzo al campo dove i viola non riescono a prendere un pallone. Nella ripresa aumenta i giri del motore e diventa più padrone del centrocampo. Nel finale sforna anche alcuni passaggi filtranti che i viola dovevano sfruttare meglio.
GERSON: VOTO 6. Confermato ancora una volta sulla mediana, ma ancora una volta lontano dalla manovra e mai concreto. Forse è il caso di trovargli un ruolo più adatto alle sue caratteristiche anche se nella ripresa recupera qualcosa.
CHIESA: VOTO 7. Pioli lo schiera a sinistra per sfondare la retroguardia giallorossa. Ci riesce sempre con estrema facilità. Cerca e serve più volte Simeone ma l’argentino non concretizza. Decisamente il trascinatore, il migliore dei viola.
SIMEONE: VOTO 5. Conquista il calcio di rigore, poi niente più. Provano in tutte le maniere per fargli fare gol, soprattutto Chiesa, niente. L’ennesima gara generosa non può più bastare. Serve fare gol.
PJACA: VOTO SV Entra al 32’st al posto di Simeone.
MIRALLAS: VOTO 4,5. Vince il ballottaggio con Pjaca e parte dalla destra ma in pratica non si vede mai nelle due fasi di gioco. Neanche un tiro in porta.
EDIMILSON: VOTO 6. Entra all’8’ della ripresa al posto di Mirallas. Fa il suo ingresso con il giusto piglio e riesce a dare velocità al centrocampo viola.
ALL.: STEFANO PIOLI: VOTO 6. Decide di lasciare in panchina, per la seconda volta consecutiva, Pjaca. Cuore e sacrificio non mancano ma ancora una volta i suoi mostrano poco gioco e concretezza. Dopo il gol i viola avrebbero potuto raddoppiare, invece sono ripresi nel finale e il punto conquistato diventa più amaro.
Di
Gianni Ceccarelli