Le istituzioni dello sport scrivono (di nuovo) al Governo per gli impianti sportivi. Assist a Commisso, serve una cooperazione da inserire nel Recovery Plan
“Coinvolgere il Governo su un piano di riqualificazione dell’impiantistica sportiva, magari anche trovando un riconoscimento specifico nel Recovery Plan di prossima definizione, che consenta all’Italia di avvicinarsi agli standard europei. Una nuova generazione di stadi porterebbe, infatti, vantaggi immediati, soprattutto in termini occupazionali, e sarebbe un grande volano per l’economia del nostro Paese”. Con queste parole le istituzioni dello sport italiano si sono rivolte al Governo Draghi, prendendo spunto da quanto accaduto sul ricorso al Viola Park.
Un assist a Commisso, scrive Repubblica, e a tutte quelle realtà pronte a investire in un momento molto difficile dal punto di vista economico causa pandemia. Non è la prima volta. Già a dicembre, Malagò, Gravina e Dal Pino avevano scritto una lettera simile ai ministri del governo Conte. Come allora, anche stavolta il messaggio sarà stato accolto con soddisfazione da tutta la Fiorentina, che prima del ricorso di Italia Nostra pensava di terminare i lavori a Bagno a Ripoli entro l’estate 2022. Adesso questa previsione rischia di saltare, coi lavori che potrebbero allungarsi ritardando l’inaugurazione di una struttura considerata strategica dalla società viola.
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Redazione LaViola.it