L’idea di Pioli è abbastanza chiara: attaccare la Roma centralmente, tra le linee. Il tecnico della Fiorentina è stato onesto in conferenza stampa. Quella di stasera sarebbe stata la partita ideale per Federico Chiesa, che avrebbe potuto galleggiare fra le linee, in una posizione molto esterna, per creare problemi alla difesa giallorossa. In assenza del talento viola, sembra proprio che Pioli abbia deciso di cambiare modo di attaccare la Roma. Non Gil Dias, che comunque farebbe il vice Chiesa in tutto e per tutto, ma Eysseric.
Il francese non andrebbe, in caso dovesse giocare titolare come sembra, ad occupare la posizione abituale di Chiesa, ma evidentemente giocherebbe più dentro il campo. La Fiorentina vuol provare a farla lì la partita, con la qualità di Saponara ed Eysseric per innescare Simeone. Il caro e vecchio albero di Natale, tanto per capirsi. Proprio perché, nell’ottica viola, la Roma può soffrire i giocatori fra le linee. Il centrocampo sarà lo stesso di Udine, con Dabo che è piaciuto per applicazione ed intensità. L’ex St. Etienne può far comodo in una partita muscolare, anche se a tratti dimostra di essere ancora acerbo tatticamente e poco raffinato tecnicamente. All’Olimpico, però, dovrà soprattutto creare la diga in mezzo al campo. Qualche compito più difensivo del solito sarà chiesto a Benassi, mentre Veretout sarà chiamato di nuovo all’arduo compito di dettare i tempi della manovra. In assenza di Badelj, è l’unico che può provare a farlo. In difesa non sono attese novità, con Milenkovic, Pezzella, Hugo e Biraghi che formeranno il blocco davanti a Sportiello. L’unico che può sperare in una maglia da titolare è Laurini, ma il giovane serbo è largamente favorito.
Che la partita sia complessa è evidente, ma nessuno nel clan viola si dà per vinto prima di scendere in campo. La voglia di regalarsi un’altra serata magica c’è, per il gruppo, per la città e per i 380 tifosi che seguiranno la squadra a Roma. Lo spirito nuovo che c’è nel gruppo non si misura certo in punti o vittorie, ma è innegabile che qualcosa sia davvero cambiato a livello di volontà e sacrificio per i compagni. Un mese dopo la tragedia che ha cambiato per sempre il corso di questa stagione, ma anche la storia della Fiorentina, ci rendiamo sempre più conto di quanto questa squadra, adesso, sia amata dai tifosi. Una squadra tecnicamente mediocre, probabilmente, ma con un cuore talmente grande che nella storia gigliata non ha mai avuto eguali. Per questo, alla vigilia della gara sicuramente più impegnativa da quando Capitan Astori ci ha lasciato, c’è la certezza che chi scenderà in campo con il giglio sul petto non baderà molto al nome del diretto avversario. Roma o Crotone poco cambia, l’obiettivo del gruppo è ormai chiaro e nell’ultima settimana è venuto fuori prepotente: andare in Europa per dedicare il traguardo al Capitano. Il patto sancito nello spogliatoio ha portato a questo. E tante volte le motivazioni interiori possono coprire qualche lacuna tecnica. Questo indipendentemente dalla gara dell’Olimpico. Si può vincere come si può perdere. Ma sul campo i giocatori viola daranno tutto. Se lo sono promessi, l’uno con l’altro. Contro la Roma come nelle altre sette partite di questa stagione.
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Redazione LaViola.it